GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Report sui tempi d’arrivo del 118 in Emilia Romagna: “I parametri non sono rispettati”

Nelle aree perferiche, ambulanze ed elisoccorso dovrebbero essere sul posto in 18 minuti, 8 minuti in città. Vignali (Forza Italia): “Ben 52 i Comuni oltre la soglia. E tra i capoluoghi, solo Piacenza è in regola”

Un intervento di ambulanza ed elisoccorso. In alto a destra, Pietro Vignali

Un intervento di ambulanza ed elisoccorso. In alto a destra, Pietro Vignali

Bologna, 21 giugno 2025 – Un ragazzo di 16 anni e due bambini rispettivamente di 6 e 11 anni. A Ferrara, si sono verificati tre tragici annegamenti in 48 ore. Eventi che aprono a una riflessione più ampia sugli interventi del servizio emergenza-urgenza 118 durante i primi 4 mesi dell’anno in tutta la regione. Come, ad esempio, l’episodio (lieto) del parto in un elicottero del 118 in volo verso l’ospedale Maggiore di Bologna.

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Un intervento di ambulanza ed elisoccorso

Ebbene, ben 125.837 emiliano-romagnoli abitano in un territorio in cui l’ambulanza o l’elisoccorso arrivano oltre i 18 minuti previsti dai parametri del ministero. Si tratta di 52 comuni sia montani che di pianura “e testimoniano come non sia più vera la favola che l’Emilia-Romagna abbia la migliore sanità del Paese”, afferma il consigliere regionale di Forza Italia Pietro Vignali all’interno del suo approfondimento.

Il record negativo è nel comune di Ottone (Piacenza), 515 abitanti, dove il 118 arriva in 35 minuti. Tuttavia in questo territorio si è registrato un solo codice rosso. A Riva del Po, invece, nel Ferrarese, si sono registrati ben 58 codici rossi e il 118 arriva in 23 minuti di media. A Camugnano e Castel del Rio, nel Bolognese, su 11 codici rossi, l’ambulanza interviene in 26 minuti. Inoltre, anche in nove capoluoghi di provincia su dieci – separando quindi Forlì e Cesena - i tempi non vengono rispettati. Dove l’indicatore è minore, rispetto ai 18 minuti delle aree extraurbane: otto minuti per codici gialli e rossi nelle aree urbane.

“La questione è quindi molto più grave”, continua Vignali. L’intervallo ‘allarme – target’ non è garantito in buona parte della regione. Si tratta della tempistica tra la risposta della centrale 118 e l’arrivo del primo mezzo sul luogo dell’emergenza. L’unico capoluogo di provincia in cui la media dei soccorsi è in regola con questo standard è Piacenza, dove i soccorsi in media arrivano appunto in 8 minuti. A Bologna i soccorsi arrivano in media in 11 minuti e la città vanta il record di 2430 codici rossi. Tuttavia “il dato per il capoluogo regionale non tiene conto dell’attuale caos cantieri che inevitabilmente allunga ulteriormente i tempi. E va anche considerato che i dati ufficiali fornitici dalla Regione non tengono in considerazione se il mezzo che giunge sul posto sia quello adeguato a quello specifico tipo di emergenza”, specifica Vignali.

Le peggiori sono Cesena, Ferrara e Ravenna con 12 minuti. Mentre anche a Modena e Rimini la media è di 11 minuti. Invece, a Parma, Reggio Emilia e Forlì ci vogliono 10 minuti in media per l’arrivo dei soccorsi. In chiusura, Vignali sottolinea che questa criticità è aggravata dalla chiusura di tutti punti nascita nelle aree montane. “Tale decisione, infatti, ha comportato un aumento del carico sulla rete del 118, con l’automedica spesso costretta ad accompagnare le partorienti negli ospedali di pianura. La Regione e i Comuni devono intervenire rapidamente per garantire questo fondamentale standard di soccorso in tutta l’Emilia-Romagna”, conclude Vignali.