Bologna, 6 settembre 2024 – Calano tumori come quello alla prostata, il più diffuso in assoluto tra gli uomini, quello al colon retto e le leucemie. Stabile invece quello alla mammella, il più frequente tumore femminile, mentre sono in crescita i melanomi e i tumori al testicolo, soprattutto fra i più giovani.
La fotografia della situazione è stata effettuata dal Registro Tumori dell'Emilia-Romagna, in grado di fornire un quadro completo di queste malattie in regione, con dati che vanno dall’età, alle tipologie, alle diffusione sulle diverse aree territoriali. Il primo dato positivo che emerge è che oggi, in Emilia-Romagna, si muore meno di tumore. Per i malati oncologici, infatti, c'è una percentuale di sopravvivenza a cinque anni maggiore rispetto a quella nazionale: il 65 per cento contro il 54 per cento negli uomini e il 69 per cento contro il 63 per cento nelle donne.
I tassi complessivi d'incidenza e mortalità da cancro sono in riduzione, sia fra gli uomini che fra le donne. Aumenta, inoltre, la sopravvivenza per tutti i tumori maligni, compresi quelli più aggressivi, grazie ai progressi compiuti nella diagnosi e nella terapia. Elemento chiave è la prevenzione, che la Regione ha deciso di ampliare ancora: dal 2025, infatti, lo screening per il cancro del colon-retto sarà esteso, sempre gratuitamente, alla fascia d'età 70-74 anni.
Inoltre, per contrastare meglio uno dei tumori che restano in crescita, quello al pancreas (peraltro, uno dei più aggressivi e con tassi di sopravvivenza più bassi), entro l'anno verrà organizzato un hub in ogni provincia dell'Emilia-Romagna, che si occuperà anche dei fattori genetici di questa patologia monitorando, quindi, i familiari di chi ha già un parente stretto colpito da questa grave patologia.
"Oggi – sottolinea l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini – raggiungiamo un risultato che aspettavano da tanto tempo, perché si compone quel Registro Tumori che aspettavamo da tanto tempo. Ci consente di avere una mappatura completa a livello regionale, non solo di incidenza, mortalità e tasso sopravvivenza ma anche tutte le proiezioni che si possono fare sulle malattie oncologiche e ciò che le causa".
In regione, nel periodo 2016-2020 preso in considerazione, prostata (20% incidenza, 3.190 casi), polmone (13.5 per cento, 2.156 casi) e colon-retto (11 per cento, 1.758 casi) sono i primi tre tumori più diffusi tra gli uomini, mentre mammella (30.9 per cento, 4.644 casi), colon retto (11 per cento, 1.590 casi) e polmone (8.6 per cento, 1.291 casi) sono quelli più diffusi tra le donne.
La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è negli uomini del 98 per cento per il tumore al testicolo, del 96 per cento per quello alla tiroide e del 95 per cento per il melanoma cutaneo. Nelle donne, invece, 98 per cento per il tumore alla tiroide, 95 per cento per il melanoma cutaneo e 92 per cento per il tumore alla mammella. Quanto ai tumori dei giovani, recenti studi Usa hanno rilevato aumenti di incidenza negli under 50.
"Il problema grande nei ragazzi è l'obesità, assai diffusa negli Usa. In Emilia-Romagna questi dati non trovano riscontro", spiega Fabio Falcini, direttore del Registro Tumori regionale. Sempre tra i più giovani, va posta particolare attenzione al tumore al testicolo per maschi e anche ai melanomi, entrambi in crescita. "Ma sono pochissimi – osserva Falcini – i tumori che crescono per incidenza, il tumore al polmone nelle donne, il tumore al testicolo nei ragazzi, il melanoma sul quale però possiamo fare prevenzione perché sappiamo cosa fa venire il melanoma, e pochi altri. La situazione non è drammatica".