Danni maltempo Emilia Romagna, arrivano 7,8 milioni. Il sindaco di Ferrara: "Non bastano"

Il governo ha deliberato lo stato di emergenza, dopo il nubifragio che si è abbattuto su Ferrara, Modena e Parma nell'agosto scorso. Fabbri: "Soli nel Ferrarese servono 60 milioni"

Bologna, 6 ottobre 2022 - Interventi per il ripristino della viabilità, la messa in sicurezza di corsi d'acqua e di edifici pubblici danneggiati. Ammontano a 7,8 milioni di euro le risorse, dal Fondo per le emergenze nazionali, stanziate dal Consiglio dei ministri che, su proposta del presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, per 12 mesi dopo gli eventi meteo che si sono abbattuti dal 17 al 19 agosto scorsi su Ferrara, Modena e Parma.

La bomba d'acqua su Ferrara nell'agosto scorso
La bomba d'acqua su Ferrara nell'agosto scorso

Le risorse copriranno l'attuazione delle prime misure urgenti in ambito pubblico: sono state assegnate dopo la richiesta del presidente dell'Emilia- Romagna, Stefano Bonaccini, e l'istruttoria dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.

"Un risultato importantissimo, di cui ringraziamo il Governo- dice l'assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo- un ringraziamento anche al Dipartimento nazionale di Protezione civile e ai tecnici dell'Agenzia regionale per tutto il lavoro che si sta svolgendo insieme ai territori".

Ora si è in attesa dell'adozione dell'ordinanza di Protezione civile: verrà emanata dopo acquisizione dell'intesa con la Regione Emilia-Romagna e disciplinerà l'attuazione degli interventi da effettuare durante lo stato di emergenza. L'ordinanza disciplinerà anche le modalità di ricognizione dei fabbisogni necessari a riconoscere ulteriori risorse da destinare come primi indennizzi a privati e imprese danneggiate. Sulla base dei 7,8 milioni già stanziati per il pubblico, verrà predisposto il piano degli interventi (a cui sta lavorando l'Agenzia regionale di Protezione civile con gli enti locali) da sottoporre al Capo della Protezione civile, che definirà le disposizioni procedurali per la realizzazione degli interventi da attuare e le modalità di rendicontazione di quelli già eseguiti subito dopo l'ondata di maltempo.

Il sindaco di Ferrara: "I fondi sono pochi"

"Bene la delibera del Governo sullo stato di emergenza, a seguito dei danni causati dal maltempo dal 17 al 19 agosto", ma "i primi fondi stanziati, 7,8 milioni di euro per tre province (Ferrara, Modena e Parma), sono largamente sottodimensionati rispetto alla portata dei danni, stimata- solo a Ferrara e nel ferrarese (in particolare a Bondeno)- in oltre 60 milioni, a cui si aggiungono quelli al settore agricolo". Questo il commento del sindaco della città estense Alan Fabbri, che in una nota sottolinea come "famiglie, cittadini e imprese abbiano anticipato fondi e si siano rialzati a proprie spese" e assicura che "continueremo a sollecitare nuovi passi avanti, affinché lo stato di emergenza possa portare i fondi necessari, e contiamo sulla sensibilità del futuro Governo".

Sul tema interviene anche Simone Saletti, sindaco di Bondeno, dove i danni stimati superano i 40 milioni. Pur riconoscendo che "lo stato di emergenza è indubbiamente un passo avanti importante", Saletti evidenzia che "questi 7,8 milioni da distribuire su tre province non saranno sufficienti". In quest'ottica, aggiunge, "guardiamo con fiducia al fatto che lo stato di emergenza duri 12 mesi e ci aspettiamo l'arrivo di altre risorse in futuro".

Sul punto, un assist ai sindaci arriva dal neodeputato ferrarese della Lega Davide Bergamini, che promette di farsi "parte attiva con il nuovo Governo affinché l'attenzione su quanto accaduto sia costante", auspicando che arrivino "nuove tranche di stanziamenti che possano coprire l'ammontare dei danni subiti".

Infine, il consigliere regionale del Carroccio ed ex sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, garantisce di voler "continuare a sollecitare la Regione affinché si attivi con il Governo per ottenere le giuste risorse".