È stato rinnovato il contratto integrativo aziendale di Datalogic. Fra le tante questioni ballo e le decisioni prese, da sottolineare l’accordo raggiunto per un fondo con cui l’azienda sosterrà anche eventuali spese funerarie dei dipendenti.
In generale, l’accordo raggiunto consentirà più welfare e misure per la conciliazione vita-lavoro, ma la discussione sugli aumenti salariali e sullo smart working, elementi che avevano determinato uno scontro tra azienda e sindacati, proseguirà nei prossimi mesi. "Le parti hanno concordato sull’assoluta necessità di stabilire modalità di confronto continuo e strutturato, ritenute un elemento imprescindibile per accompagnare lo sviluppo dell’azienda e affrontare congiuntamente le sfide di un mercato in costante evoluzione. Come premessa generale, le parti hanno concordato di proseguire la trattativa sugli aspetti prettamente economici e sullo smart working in un momento successivo", spiegano la rsu e la Fiom-Cgil, dopo il via libera dell’assemblea dei lavoratori all’ipotesi di accordo.
Datalogic, colosso bolognese specializzato nella produzione di lettori per codici a barre, conta oltre 3.000 dipendenti nel mondo e 1.000 in Italia. Nell’accordo si congela l’attuale politica sullo smart working fino alla fine dell’anno, dopodiché sarà avviato un confronto "per una riflessione più ampia sullo strumento e su eventuali aggiornamenti".
Sul fronte salariale, invece, l’azienda si impegna a non assorbire il futuro aumento previsto dal contratto nazionale fino a un importo di 50 euro. Il fondo per i contributi per l’asilo nido sale a 45.000 euro, a disposizione di tutto il gruppo in Italia, con un tetto massimo pro-capite di 2.500 euro.
A partire dall’1 gennaio, in Datalogic il monte ore annuo per visite mediche retribuite sarà aumentato a 32 ore. I lavoratori con qualifica impiegatizia avranno la facoltà di usufruire del congedo matrimoniale entro l’anno solare in cui è avvenuta la cerimonia. Dall’1 settembre 2025, per ogni figlio l’azienda integrerà la retribuzione fino all’80% per i primi tre mesi di congedo. In caso di decesso del dipendente, viene istituito un fondo annuale di 10.000 euro a sostegno delle spese funerarie, con un contributo massimo di 2.500 euro. Viene resa più flessibile la possibilità di richiedere l’anticipo del Tfr (Trattamento di fine rapporto).
I lavoratori con almeno quattro anni di anzianità potranno richiederne fino al 70% per tre volte nell’arco della vita lavorativa per la ristrutturazione prima casa (propria o dei figli), per le spese sanitarie e odontoiatriche per il nucleo familiare, l’adozione di figli, matrimonio o divorzio, acquisto di un’automobile o di una moto, spese per libri scolastici dei figli, spese veterinarie, caparra per i contratti di affitto, particolari e documentate difficoltà finanziarie.
"La firma di questo accordo rappresenta un traguardo particolarmente significativo, poiché giunge a rinnovare un’intesa precedente che risaliva al 2016 ed era scaduta nel 2018, riaffermando un modello di relazioni industriali basato sul confronto. Le nuove misure di welfare e le tutele normative introdotte migliorano concretamente la vita lavorativa e personale dei lavoratori, consolidando le basi per una crescita aziendale".