Discoteche e nuove regole in Emilia Romagna. "Serate divise per fasce d'età"

Gianni Indino (Silb-Fipe) fa il punto sul nuovo regolamento per il divertimento nei locali

Discoteche e nuove regole (foto Dire)

Discoteche e nuove regole (foto Dire)

Rimini, 10 novembre 2021 - “Il nuovo corso delle discoteche è ufficialmente iniziato". Esprime soddisfazione Gianni Indino, presidente del SILB-Fipe dell'Emilia-Romagna, parlando della ripartenza dei principali locali della Riviera dopo la fine delle limitazioni legate al Covid. Tante le discoteche che stanno scaldando i motori, a cominciare dal Cocoricò di Riccione. "Dopo i buoni riscontri avuti nelle prime serate, nei prossimi fine settimana si completerà l’apertura dei locali da ballo dell’Emilia Romagna.

Gianni Indino
Gianni Indino

Sulla Riviera romagnola, dopo Bollicine, Living, Altromondo, Pascià e Top Club Frontemare, sono pronte alla riapertura anche Peter Pan e Cocoricò (che per l’inaugurazione del 27 novembre ha esaurito i biglietti on-line in 44 minuti), e ancora dal 7 dicembre tornerà a fare ballare anche la Baia Imperiale. Insomma, andiamo nella direzione auspicata di un ritorno alla normalità, seppur in modo graduale. In questo nuovo corso delle discoteche, nel quale alcune cose stanno cambiando rispetto al passato, molti locali in tutta la regione hanno deciso di limitare l’ingresso alle serate ai soli clienti maggiorenni. Una decisione che fa parte del rinnovato pensiero e del nuovo approccio alla gestione delle discoteche. Sottolineando che ogni gestore è ovviamente libero di scegliere il suo target di clientela, credo sia un buon inizio per arrivare ad una segmentazione delle attività, che può andare a favore di tutti.

Per Indino "creare serate per maggiorenni, altre per un pubblico più giovane, altre ancora magari in orari pomeridiani per i giovanissimi come accadeva qualche anno fa, faciliterebbe la gestione e la ripartenza del settore. Come attività di intrattenimento da ballo siamo in grado di gestire queste clientele diversificate, che presentano caratteristiche e anche criticità diverse, in particolare riguardo agli under 18. Nonostante la stragrande maggioranza dei ragazzi si comporti bene, una piccola parte va comunque contenuta. Senza dimenticare che la colpa di ogni fatto increscioso che accade vicino ad un locale da ballo è del locale da ballo, che purtroppo diventa il capro espiatorio anche se nulla c’entra con il fatto avvenuto".

"Diversificare l’offerta dei locali in base all’età - aggiunge il presidente - fa parte di quel rinnovamento che i difficili anni della pandemia lasciano in dote a chi è riuscito a fare sopravvivere la propria attività di intrattenimento. Non solo sulla riviera romagnola, ma in tutta l’Emilia Romagna e, posso dire, in tutta Italia, è pensiero comune della maggior parte dei gestori di locali intraprendere strade nuove. Fatta salva la libertà di impresa che, ci mancherebbe altro, deve lasciare al gestore la libertà di scegliere il tipo di clientela che vuole, penso che questo possa essere un passo importante per la rinascita dei locali da ballo”.