Bologna, 10 maggio 2022 - "La salute dei cittadini prima delle armi". A sorpresa, sulla sua pagina Facebook, l'assessore alla Sanità in Emilia-Romagna, Raffaele Donini, esorta la politica nazionale e il Governo a "riarmare", prima di tutto, non gli arsenali ma "la sanità per la salute dei cittadini".
"Sono fiducioso - scrive in un lungo post - che nel confronto con gli Usa e la Nato, l’Italia possa portare un serio e reale contributo alla pace in Europa, affinché questa guerra drammatica possa finire il più presto possibile. Stando però alle prime stime del ministero della Difesa, l’aumento delle spese militari al 2% del Pil significherebbe passare dagli attuali 25,8 miliardi di euro all’anno (68 milioni al giorno) a circa 38 miliardi all’anno (104 milioni al giorno)". "Intanto - affonda Donini -, la sanità pubblica e universalistica del nostro Paese fatica, in tutte le Regioni, a far tornare i conti!"
Leggi anche:
"Mancano quattro miliardi di euro di rimborsi per le spese Covid sostenute - lamenta il titolare della Sanità -, mancano medici e infermieri negli ospedali e medici di medicina generale sul territorio". La Regione Emilia-Romagna, in questi due anni di Covid, ha dovuto anticipare gran parte delle spese della Sanità per l'emergenza pandemica, a danno del proprio bilancio.
"Le Regioni - insiste Donini che è anche coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni - chiedono che la situazione si risolva presto perché, altrimenti, diventa difficile programmare la Sanità post Covid".
“'Riarmare la Sanità' - sottolinea - significa più risorse rispetto ad un Fondo nazionale sanitario che, seppur aumentato in questi anni, risulta essere ancora palesemente inadeguato rispetto al fabbisogno reale. Inoltre, a fronte di maggiori spese previste, nei prossimi anni tornerebbe a scendere rispetto al rapporto con il Pil". Insomma - tira le fila l'assessore - "la salute dei cittadini deve essere un impegno politico prioritario per un grande Paese come l'Italia. Prima delle armi".