Estate in Emilia Romagna, non solo mare: dove andare al fiume e al lago

Cascate, torrenti e piscine naturali dove trascorrere una giornata di relax al fresco, lontano dal caldo estivo

In foto, la Cascata Acquacheta in provincia di Forlì-Cesena

In foto, la Cascata Acquacheta in provincia di Forlì-Cesena

Bologna, 8 luglio 2022 - Non solo mare, la natura in Emilia Romagna offre molte altre alternative per chi cerca una fuga dal caldo di questi giorni, come fiumi balneabili, torrenti, spiagge nascoste con piscine naturali e cascate, per una giornata all'insegna del relax "into the wild".

Prima di scoprire questi angoli incantevoli, però, alcune accortezze: non tuffarsi dall'alto, indossare scarpette da scoglio e cappellino, portarsi dell'acqua fresca, oltre che la crema solare.

Vediamo allora quali sono questi "angoli di Paradiso"!  

Piacenza: dalla Berlina Beach al laghetto termale

Il fiume Trebbia, con la sua acqua trasparente e un percorso tortuoso, ricco di anse e calette, offre tante possibilità.  

Arrivando da Piacenza le prime spiagge che si trovano sono quelle di Case Marchesi a Rivergaro, il greto del fiume a Cisiano e le spiaggette alla destra e sinistra del ponte di Travo sulla sponda del paese. Si arriva poi a Bobbio con spiagge molto belle: le famiglie con bambini, senza troppo girovagare, possono sistemarsi sotto il Ponte Gobbo, raggiungibile in macchina svoltando dalla statale 45 nella strada sulla sinistra prima del ponte, mentre se si parcheggia in paese ci si può arrivare comodamente a piedi.

Si può poi proseguire sulla Strada statale 45 in direzione Genova e svoltando a destra verso Carana, all'altezza della zona commerciale prima del ponte di Coli, si percorrono 7 km fino alla frazione La Moglia: da qui parte un sentiero che conduce con un cammino di 40 minuti alle Cascate del Carlone. Il salto ha creato un laghetto di acqua termale, frequentato già dai pellegrini in epoca medievale per le proprietà benefiche delle acque.  

Sempre sulla Statale 45, in fondo a un lungo rettilineo si incontra la spiaggia Berlina Beach, un paradiso di acqua turchese, roccia chiara e fondale sabbioso. In direzione Genova, si trovano altre due spiagge molto amate: quella di San Salvatore, 300 metri dopo la galleria sulla destra e la spiaggia della Chiesetta nel comune di Cortebrugnatella, a picco sotto il borgo di Brugnello.  

Parma: spiagge e cascate

Il territorio di Parma è ricchissimo di specchi d’acqua grazie ai due fiumi Ceno e Taro, che scorrono fra antichi mulini e boschi rigogliosi.

Alcune belle spiagge si incontrano nella zona di Fornovo, alla confluenza dei due fiumi. Proseguendo lungo il Ceno, qualche chilometro dopo Fornovo, ci si può immergere nelle acque azzurre e cristalline di una piscina naturale di roccia nel verde nella piccola località di Varsi.

Sulla strada che da Parma va a Varano de’ Melegari, subito prima di arrivare al Borgo di Viazzano, sulla sinistra si apre una strada che porta al greto del fiume, dove c’è una spiaggetta molto bella. Una meraviglia della natura sono poi le cascate Masanti, dette anche le Cascate di Smeraldo, in Alta Val Ceno, che però non sono adatte per fare il bagno. Per raggiungerle bisogna percorrere un sentiero nel bosco, partendo da Masanti, frazione di Bedonia.

Una volta viste le cascate, se si vuole fare il bagno, si può salire per 18 km e arrivare a Bardi, dove c’è uno dei tratti del Ceno più adatti alla balneazione con fondali piatti. A Bardi c’è anche un bel castello dell’anno Mille, che merita una visita.

Per quanto riguarda il fiume Taro, è balneabile da Fornovo in su. Fra i punti più spettacolari per immergersi, c’è sicuramente Lido del Groppo, a Tornolo: si passa una giornata fra piscine naturali, spiaggia attrezzata, bar e area picnic. Salendo ancora un po’, tra Borgo Val di Taro e Albareto, s’incontra l’antica diga di Gotra che spunta fra le foreste dell’Appennino Parmense. L’acqua è profonda e si può fare qualche tuffo, ma con prudenza.

Reggio Emilia: Lido di Vetto e le Cascate del Golfarone

Uno dei punti di ritrovo più amati dai reggiani per il periodo estivo è il Lido di Vetto, nel comune omonimo, una quarantina di chilometri da Reggio Emilia sull’Appennino Reggiano e affacciato sul fiume Enza. Quest’anno l’acqua non è generosa come in passato, ma ci sono ancora alcune pozze di acqua trasparente, dove trovare refrigerio. C’è un bar e anche la sera Lido di Vetto è aperto.

Con un po’ di trekking si può salire nella zona di Cedra e Selvanizza dove ci sono alcune cascate. Un’altra perla dell’Appennino Reggiano è la cascata del Golfarone nella frazione Calizzo di Villa Minozzo. Nella roccia il torrente Secchiello ha scavato vasche di acqua. Ci si può bagnare, ma niente tuffi, sono vietati.

Fra altri specchi d’acqua, dove però non si fa il bagno, ci sono Lido Po a Guastalla e i laghi montani Calamone a Ventasso e Cerreto.

Modena: la spiaggia fluviale di Ponte Casona 

La temperatura dell’acqua in estate è perfetta fra Guiglia e Marano, lungo fiume Panaro, nella spiaggia di Ponte di Casona. Da qui parte un percorso trekking che porta fino a Zocca, il paese di Vasco Rossi, e da lì ai Sassi di Roccamalatina. C’è un’area per i picnic, le griglie e, anche se l’acqua adesso non è tanta, ci si può sempre rinfrescare nel verde.

Più selvagge sono le Cascate del Bucamante, a mezz’ora da Modena. Sono in un bosco attraversato da un torrente che forma vari salti d’acqua e dove ci si rinfresca nelle giornate più torride. Per arrivarci si prende la statale dell’Abetone in direzione Serramazzoni – Pavullo nel Frignano. Dopo Torre Maina, si continua fino al bivio per Pazzano e si giunge a Granarolo da dove partono due sentieri, circa 40 minuti di cammino.

Un altro piccolo paradiso è il Parco fluviale di Fanano, in località Due Ponti. All’interno c’è Lido Fanano, un’area attrezzata con un laghetto da pesca. Proseguendo lungo il corso del torrente Fellicarolo, all’altezza di un’antica casa-forte in sasso, oggi trasformata in B&B, zampillano basse cascatelle a gradoni, dove immergersi e prendere il sole con i piedi nell’acqua.  

Bologna: anse fluviali e piscine naturali 

A Bologna non mancano le possibilità di trovare refrigerio in qualche specchio d’acqua trasparente e invitante. Nelle acque limpide del Reno è vietato immergersi, ma per fare il bagno si può andare a Molino del Pallone, frazione di Alto Reno Terme, (8 km da Porretta) sulle rive del fiume che in questo punto è balneabile. In estate, si riempie di movimento grazie al parco fluviale e una spiaggia organizzata con tutti i servizi: ombrelloni, sdraio, bar, beach volley e tanti eventi. La spiaggia dista pochi metri dalla stazione Fs di Molino del Pallone, sulla linea Pistoia-Porretta.

Spostandosi verso Sasso Marconi e al fiume Setta un buon punto per prendere il fresco e fermarsi a riva è quello a Marzabotto, vicino al camping Piccolo Paradiso.

Sull’azzurrissimo Lago di Suviana nel comune di Camugnano, la balneazione è vietata, ma ci sono alcune spiaggette attrezzate e un centro velico, dove ci si può rinfrescare a riva. Un altro angolo di Eden dove si può fare il bagno è la Cascata di Moraduccio, appena fuori Castel del Rio, sul confine tosco-emiliano. La cascata è anche detta Rio dei Briganti, ed è alta circa 30 metri. Ci si può stendere al sole su basamenti rocciosi, l’acqua è fresca e si possono fare piccole immersioni. Le scarpette sono d'obbligo, per non scivolare.

Intorno a Castel Del Rio si può fare il bagno nel fiume Santerno, sotto il Ponte Alidosi. Scendendo più a valle, seguendo il corso del fiume, ci si può rinfrescare alla Riva dei Cavalli nel parco fluviale di Fontanelice e al parco lungofiume di Borgo Tossignano: l’acqua quest’anno è più bassa, ma si sta comunque a bagno nel fresco. 

 

Forlì: cascate, torrenti e sorgenti cristalline

Quando in città si fa sentire l'afa, possono offrire un sollievo i torrenti del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna, a poco più di un’ora di auto dalla Via Emilia.

La valle della Cascata Acquacheta è costellata di piscine naturali di acqua freddissima. La più famosa è naturalmente quella sotto la cascata, cantata nella Divina Commedia. Per arrivarci, da Portico di Romagna si raggiunge San Benedetto in Alpe e da qui parte un sentiero di un’ora e mezzo. Dal belvedere della cascata si raggiunge in pochi minuti un’altra fresca piscina naturale, quella della Cascata di Lavane.

Un altro luogo selvaggio è la "Grotta urlante" di Premilcuore, citata dal Financial Times come uno dei paradisi naturali in Italia: non è balneabile ed è recintata, ma si può comunque ammirare a distanza. Ci si arriva dalla frazione Giumella di Premilcuore. Qui il fiume Rabbi crea un gorgo rumoroso che forma una cascata che si tuffa sotto un bel ponte medievale a schiena d’asino.

Per fare il bagno basta comunque allontanarsi di poco e fermarsi nei tratti prima o dopo la Grotta Urlante. Molto belle sono anche le piscine naturali e cascatelle di Fiumicello, altra frazione di Premilcuore, da dove parte il facile sentiero che porta al Mulino Mengozzi.

Nel territorio di Poggio alla Lastra, non lontano da Santa Sofia, è facile imbattersi in pozze di acqua limpidissima. Molto frequentato è il Parco Fluviale del Bidente che parte dal centro di Santa Sofia: percorrendolo s’incontrano vari punti dove stendere un telo e bagnarsi.

Altre pozze trasparenti si trovano nella località di Cabelli, 7 km da Santa Sofia: anche queste quest’anno sono meno ricche, ma il fresco qui è assicurato. A Sarsina c’è la Cascata di Civorio: si fa il bagno in un’acqua verde azzurro sovrastata da una cascata di 15 metri, in un anfiteatro di roccia. La mattina la zona è invasa dal sole, nel pomeriggio va in ombra presto. Ci si arriva dal borgo di Civorio e Spinello.

A Bagno di Romagna c’è la Pozza delle Gualchiere, acqua trasparente adatta anche per i bambini: si trova sul percorso della via Romea Germanica. Da Alfero, nella zona del Monte Fumaiolo, parte il sentiero per la Cascata sull’Alferello, un luogo selvaggio, pieno di poesia, dove godersi un bel bagno e (se ci si è organizzati prima di partire) un  bel pic-nic.