Sanità Emilia Romagna: 80 euro in più al mese agli operatori non medici delle urgenze

Arriva l’implemento mensile per infermieri e operatori del pronto soccorso e del 118, spesso vittime di violenza. Donini: “Riconoscimento doveroso”

Infermieri, oss e personale non medico

Infermieri, oss e personale non medico

Bologna, 1 marzo 2023 – Un grande gesto nella sanità, ma anche un forte segno di riconoscenza per chi affronta ogni giorno situazioni di emergenza: arriva un’indennità mensile di 80 euro per infermieri e tutto il personale non medico del pronto soccorso e del 118 dell’Emilia Romagna. 

Si tratta di un “riconoscimento doveroso” sottolinea l’assessore alla Sanità Raffaele Donini, per questa categoria di lavoratori che hanno affrontato due anni estenuanti di pandemia e crisi sanitaria; non solo, ma che da sempre è sottoposta a condizioni di lavoro talvolta disagianti, in aree sanitarie dove spesso volentieri si verificano oltremodo episodi di violenza a loro danno.

A chi spetta l’indennità

Si tratta di dipendenti impiegati nei servizi di Pronto soccorso e Pronto soccorso specialistico, nella centrale operativa e 118 e nei servizi di Primo intervento.

Complessivamente sono coinvolti circa 4mila professionisti: funzionari, infermieri, assistenti, amministrativi, tecnici, operatori sociosanitari e altri operatori non medici.

Rimangono temporaneamente esclusi medici e dirigenti, per i quali l’indennità sarà erogata dopo il rinnovo del contratto collettivo.

Da quando

L’indennità sarà riconosciuta a partire dal 1 gennaio 2022, per cui i dipendenti avranno diritto alla quota accessoria dello stipendio e anche agli arretrati. Non si tratta di un riconoscimento una tantum ma strutturale, e pertanto garantito ogni mese anche in futuro.

Il contratto

A prevedere l’indennità è il contratto nazionale siglato lo scorso 2 novembre. Tale contratto prevede che le Regioni, previo confronto con le parti sindacali firmatarie (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Nursind e Nursing Up), possano intervenire sul riparto delle risorse tra le aziende e gli enti del sistema sanitario regionale attraverso linee di indirizzo. Così, all’Emilia-Romagna sono stati assegnati complessivamente 6 milioni di euro.

“È un impegno che abbiamo mantenuto quello dell'aumento in busta paga a favore di chi lavora nel sistema dell'emergenza-urgenza, ottenuto attraverso l'accordo con i sindacati - commenta Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute -. Un impegno che ci consente di integrare la busta paga di circa 4mila dipendenti del servizio sanitario regionale, che hanno avuto un ruolo decisivo per superare gli anni durissimi della pandemia e che ogni giorno sono in prima linea nell’affrontare le emergenze e le urgenze”.

La ripartizione delle risorse sul territorio

Le risorse complessive di 6.073.782 euro sono così ripartite: Ausl Piacenza 381.624 euro, Ausl Parma 125.817, Azienda Ospedaliera Universitaria Parma 335.113, Ausl Reggio Emilia 411.438, Ausl Modena 703.321, Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena 290.093, Ausl Bologna 1.130.858, IRCSS Aou Policlinico di Sant’Orsola 184.551, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli 64.101, Ausl Imola 186.042, Ausl Ferrara 405.178, Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara 166.662, Ausl Romagna 1.688.984 euro.