Bonus affitto 2023: la Regione Emilia Romagna stanzia fondi per canoni rinegoziati e fasce grigie

Sul piatto 140 milioni: una parte serviranno per aiutare le famiglie con Isee superiore ai requisiti per ottenere l’alloggio popolare. Ecco i requisiti richiesti

Bologna, 15 marzo 2023 – Un fondo da 140 milioni di euro – tra fondi regionali e statali del PNRR – dalla Regione Emilia Romagna per sostegno del diritto all’abitare. Tra le altre iniziative, due misure pensate per la fascia di popolazione che non rientra nei requisiti per accedere all’edilizia pubblica ma che fatica a trovare risposte nel libero mercato: sono previsti risparmi per gli affittuari fino a 2mila euro.

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Ma il nuovo bando posta con sé polemiche: il fondo affitti, infatti, dalla quarantina di milioni dello scorso anno è stato quest’anno finanziato da Roma con due soltanto: il presidente Stefano Bonaccini: “L'anno scorso arrivammo in tutto a 40 milioni di euro, quest'anno rischiamo che ci siano solo i fondi nostri  – spiega il governatore Pd -. La Regione a bilancio per ora ha stanziato soltanto due milioni di euro, ma con impegno ad integrare la propria quota in fase di assestamento”. “Contiamo di recuperare qualche risorsa - conferma l'assessora alla casa, Barbara Lori - ma certo 34 milioni in meno è una dimensione finanziaria che neanche nella migliore delle ipotesi potremo eguagliare”.

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Bonus per l’affitto per le fasce grigie

La prima misura è il “Patto per la casa”, sostenuta con 4,6 milioni di euro nel 2023 che andranno ai Comuni intenzionati a creare condizioni di garanzia a favore dei proprietari per aumentare gli alloggi da mettere sul mercato a canone calmierato, con un risparmio per l’affittuario fino a 2mila euro l’anno. 

In pratica, i Comuni dovranno costituire “agenzie per la casa” attraverso cui individuare, raccogliere e gestire dai privati gli alloggi vuoti e assegnarli in affitti a nuclei famigliari che rientrano nella cosiddetta fascia grigia, che cioè non sono in possesso dei requisiti per accedere all’edilizia pubblica, ma si trovano comunque in difficoltà nel trovare alloggi sul libero mercato e con un’Isee familiare compreso tra i 9.350 euro e i 35mila euro.

L’affittuario può arrivare a risparmiare – appunto – fino a 2mila euro l’anno, mentre il proprietario potrà contare su una serie di garanzie che potranno coprire le eventuali morosità, come i ripristini dell’alloggio sia in fase di avvio sia di chiusura del contratto alla scadenza.

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Sconto sul canone concordato

Inoltre, è stato finanziato con un ulteriore milione di euro il Fondo per la rinegoziazione degli affitti: servirà a sostenere uno ‘sconto’ sul canone rinegoziato dal proprietario fino a 1.500 euro l’anno, soldi che saranno coperti dall’intervento pubblico. La Giunta regionale ha recentemente approvato la delibera sui 10 milioni di euro e si prepara a fare lo stesso coi due atti da 5,6 milioni di euro, in corso di definizione.

Questi fondi si aggiungono al bando per l’affitto 2022 che ha messo a disposizione 40 milioni di euro – sempre tra fondi statali e regionali – per erogare a persone e famiglie in difficoltà economica un contributo pari a 3 mensilità, per un tetto massimo di 1.500 euro: sono oltre 66mila le domande arrivate, la cui istruttoria è attualmente in corso da parte dei Comuni.

Requisito indispensabile è l’accordo tra proprietario e locatario, che devono rivolgersi al Comune di residenza per poter “ricontrattare” il canone. Anche questa misura si rivolge a una fascia di popolazione con un Isee familiare fino a 35mila euro l’anno.

I requisiti

Per accedere all’edilizia Erp invece è previsto un Isee fino a 17mila euro. Mentre per usufruire dei contributi del Fondo per l’affitto occorre avere un indicatore della situazione economica equivalente fino a 17.154 euro oppure fino a 35mila euro, ma in questo caso con una diminuzione del reddito Irpef di almeno il 25% rispetto a quello del 2021.

La manutenzione dell’edilizia pubblica

Dieci milioni andranno per la manutenzione di appartamenti Erp attualmente sfitti che potranno così essere riassegnati, entro la fine dell’anno, a nuclei familiari in attesa nelle graduatorie. Si aggiungono poi 124 milioni di euro del Fondo complementare del PNRR per 56 interventi di riqualificazione complessiva di edifici Erp che coinvolgeranno 910 alloggi Erp tra Rimini e Piacenza.

Entra poi nel vivo ‘Sicuro, Verde, Sociale’ il programma finanziato dal Fondo complementare del Pnrr con 124 milioni di euro: si stratta di risorse assegnate alla Regione che ha predisposto un piano di interventi sulla base delle proposte dei Comuni: 56 interventi di ristrutturazione complessiva di edifici ERP, compresi gli spazi esterni, per 910 alloggi che saranno completamente rinnovati in particolare sotto il profilo energetico e sismico e – anche in questo caso – resi disponibili per nuove assegnazioni, o restituiti a chi già li abita.