EconomiaCassa integrazione alluvione Emilia Romagna: quanti sono i fondi per i lavoratori

Cassa integrazione alluvione Emilia Romagna: quanti sono i fondi per i lavoratori

C’è attesa per l’approdo in Gazzetta Ufficiale del decreto legge. Dei 2 miliardi destinati all’emergenza 900 milioni sono per il lavoro, spartiti tra lavoratori dipendenti e autonomi: ecco i numeri dell’ammortizzatore sociale

Bologna, 29 maggio 2023 – Nel decreto legge approvato il 23 maggio scorso dal Consiglio dei Ministri per fronteggiare l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, una parte importante dei fondi messi a disposizione sarà destinata alla cassa integrazione in deroga per lavoratori colpiti dall’emergenza.

L’obiettivo del decreto ‘Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023, nonché nel settore energetico’, in corso di definizione e pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, è di sbloccare subito le risorse, circa 900 milioni, per far ripartire l'economia nei territori coinvolti. 

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Lavoro: i fondi a disposizione

L’intervento previsto nel decreto legge in fase di definizione è molto corposo con un peso di circa 2 miliardi di aiuti, esteso non solo ai territori dell’Emilia Romagna ma anche alle aree della Toscana e delle Marche interessate dai fenomeni alluvionali.

Una sezione molto ampia del decreto riguarda il tema lavoro con ben 900 milioni destinati ai lavoratori toccati dall'emergenza, 600 milioni per i circa 300mila dipendenti mentre i restanti 300 milioni per i ristori dei 100mila lavoratori autonomi danneggiati dall'alluvione e dalle frane. 

La Cassa integrazione in deroga sarà destinata a tutti i dipendenti fino a 90 giorni, mentre per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l'attività è prevista una tantum fino a 3mila euro.

“Con queste misure mettiamo in sicurezza il lavoro, quello subordinato e quello autonomo – ha detto la Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone – e quei settori che hanno la necessità di essere sostenuti, perché hanno delle specificità come l'agricoltura. Non appena il decreto sarà pubblicato in pochissimo tempo faremo pubblicare le circolari interpretative dell'Inps e daremo avvio alla ricezione delle domande di aiuto”. 

L’ammortizzatore sociale unico: come funzione

L’ammortizzatore sociale emergenziale unico rappresenta una importante novità nel panorama delle misure volte a sostenere i lavoratori subordinati del settore privato.

 L’indennità, infatti, sarà erogata alla generalità dei lavoratori, compresi quelli agricoli, che non hanno potuto svolgere la loro attività e anche a tutti coloro che sono riusciti a recarsi al lavoro a causa della situazione emergenziale.

Unico sarà anche il modo per fare la richiesta della cassa integrazione per i lavoratori subordinati. “Una nuova modalità pensata per dare celerità e soprattutto non chiedere alle aziende documentazione di cui la pubblica amministrazione già dispone, ma solo di darci i nominativi dei dipendenti interessati e soprattutto quelle che sono le condizioni di difficoltà oggettive”, ha specificato la Ministra Calderone. 

La gestione, dunque, sarà una sola per tutte le tipologie di aziende, così come unica sarà la causale di intervento, e sarà fatta direttamente da parte dell’Inps per semplificare e accelerare l’iter

Agricoltura: i ristori per gli stagionali

Un'attenzione particolare è stata riservata all'agricoltura e ai 40mila addetti del settore che in Romagna rischiano di perdere il lavoro. Le misure contenute nel decreto legge comprendono tutti i lavoratori stagionali che erano in servizio alla data dell'alluvione ma anche quei lavoratori che dovevano prendere servizio e iniziare la loro attività stagionale nei prossimi giorni nel ciclo delle raccolte e delle colture.

“Questo per noi vuol dire mettere in campo una nuova forma di ammortizzatore sociale – ha aggiunto la Ministra Calderone-. L’obiettivo è evitare che le aziende e le attività di Emilia Romagna e delle aree alluvionate di Marche e Toscana perdano le quote di mercato che hanno acquisito in questi anni”. 

Gli aiuti agli autonomi 

La misura a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi, compresi anche quelli non iscritti all'Inps perché iscritti a casse di previdenza privatizzate, prevede l’erogazione di una tantum.

 A beneficiarne saranno i collaboratori coordinati e continuativi, i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, i lavoratori autonomi o professionisti, compresi anche i titolari di attività di impresa, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza, che, alla data del 4 maggio 2023, risiedono o sono domiciliati ovvero operano, esclusivamente o, nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente in uno dei Comuni colpiti dall’alluvione e che abbiano dovuto sospendere l’attività.

Per l’anno 2023, l’indennità riconosciuta ed erogata dall’INPS, a domanda, è pari a 1.000 euro per ciascun periodo di sospensione dell’attività non superiore a un mese e comunque nella misura massima di 3.000 euro.

Mutui sospesi

Per far ripartire cittadini e imprese e dare sollievo all’economia di questa regione fortemente colpita dagli eventi alluvionali, è stata disposta anche la sospensione dei mutui. Un intervento che segue le procedure già previste nel protocollo d’intesa con Abi in caso di eventi calamitosi. Nel decreto Alluvioni, invece, è stato disposto il differimento per i Comuni e le Province del pagamento dei mutui nei confronti di Cassa depositi e prestiti.