Nasce Confcooperative Terre d’Emilia. Il presidente Caramaschi: “Grande unione tra tre realtà forti e radicate”

Stamattina a Modena l’atto di nascita della nuova associazione che unisce Modena, Bologna e Reggio Emilia. Alla tavola rotonda anche il cardinale Matteo Zuppi

I vicepresidenti Piccinini e Ravaglia e, al centro, il presidente Caramaschi

I vicepresidenti Piccinini e Ravaglia e, al centro, il presidente Caramaschi

Modena, 20 febbraio 2023 – Una tavola rotonda su “I valori ed il valore dell’esperienza cooperativa” con la presenza del cardinale Matteo Maria Zuppi, dell’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla, del viceministro alle infrastrutture e trasporti Galeazzo Bignami e del presidente nazionale Confcooperative Maurizio Gardini, coordinata dal vicedirettore de Il Resto del Carlino Valerio Baroncini, ha messo il sugello alla nascita a Modena, al Forum Monzani, a quella che da ieri è diventata la più grande realtà territoriale del movimento cooperativo di ispirazione cattolica. Lo dicono i numeri: 640 imprese associate, 135 mila soci, 47 mila occupati e 7,8 miliardi di euro di fatturato nel 2022.

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“State facendo anche voi un pezzo di cammino sinodale, – ha voluto sottolineare nel suo intervento il presidente della Cei Matteo Zuppi – perché questo è il tempo opportuno per camminare insieme”. Primo presidente di questa nuova dimensione sindacale cooperativa che ha scelto di chiamarsi Confcooperative Terre d’Emilia è Matteo Caramaschi, 47 anni, imprenditore agricolo di Reggiolo (Reggio Emilia) e già presidente di Confcooperative Reggio Emilia. Lo affiancheranno alla vicepresidenza Daniele Ravaglia, già presidente di Confcooperative Bologna e presidente del centro servizi alle imprese B.More (140 dipendenti, 10 milioni di fatturato), e Carlo Piccinini, già presidente di Confcooperative Modena e presidente nazionale di Fedagri, organismo di rappresentanza delle coop agricole, agroalimentari e della pesca di Confcooperative. La struttura, invece, farà capo a Cristian Golinelli e Matteo Manzoni nominati, rispettivamente, segretario generale e direttore generale.

«Confcooperative Terre d’Emilia – ha sottolineato Caramaschi – nasce da tre realtà molto forti e radicate in un territorio che ha visto la cooperazione protagonista di straordinari processi di sviluppo in tutti i settori produttivi e di servizio che connotano il tessuto economico e sociale locale". Qui agiscono il 50% delle cooperative attive in tutta la regione, che esprimono il 46,5% dell’occupazione complessiva e il 53,9% del fatturato”. Il fatturato del 2022 per Confcooperative Terre d’Emilia indica una crescita del 7%.