
La stufa a legna è tra gli impianti compresi nel bando della Regione Emilia-Romagna
Bologna, 22 gennaio 2025 - Riapre lunedì prossimo, 27 gennaio, il bando regionale che consente di accedere ai contributi per la sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.
Dopo il successo dei due bandi precedenti, quello del 2023 che ha sovvenzionato quasi 2.400 impianti e quello del 2024 (che si è concluso il 31 dicembre scorso), la Regione finanzia la riapertura per il 2025 grazie a circa 10 milioni di euro del Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica). L’anno scorso sono state più di 5.700 le domande presentate, per quasi 18,5 milioni di euro di contributi.
A chi è rivolto il bando
Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei Comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, dal primo gennaio 2023, del contributo Conto termico, il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni da parte del Gse (Gestore servizi energetici).
Modalità e tempi
Per accedere alla richiesta di contributo è necessario disporre delle credenziali di autenticazione Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns): le domande devono essere effettuate esclusivamente per via telematica e potranno essere presentate alla Regione dalle 14 di lunedì 27 gennaio alle 16 del 31 dicembre 2025, salvo esaurimento dei fondi prima del termine stabilito.
Quali impianti possono essere sostituiti
I fondi sono destinati al ricambio di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa - camino aperto, stufa a legna / pellet, caldaia a legna / pellet - di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore. Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto a integrazione del contributo riconosciuto dal Conto termico (Gse) per lo stesso intervento.

A quanto ammontano i contributi
Gli importi massimi varieranno in funzione delle tipologie di impianto installato, e precisamente: caldaia a legna fino a 8mila euro; caldaia a pellet fino a 7mila euro; pompe di calore fino a 6mila euro; termocamini / termostufe / termocucine (queste ultime ammesse esclusivamente se generatori di calore collegati tramite scambiatori all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento) fino a 5mila euro; inserto camino a legna fino a 4mila euro; inserto camino a pellet fino a 4mila euro; stufa a legna fino a 3mila euro; stufa a pellet fino a 3mila euro.
Priolo: “Un premio a chi aiuta a migliorare la qualità dell’aria”
“Riproponiamo una misura molto attesa e apprezzata dalle famiglie, spiega l’assessore all’ambiente Irene Priolo - ma che soprattutto migliora l’efficienza energetica degli impianti e riduce l’inquinamento atmosferico, in linea con una delle misure previste dal Piano aria integrato regionale. Uno dei motivi che incidono sulla presenza di polveri sottili nell’aria, infatti - prosegue Priolo - è proprio la combustione di caldaie di vecchia generazione e di biomasse tramite impianti obsoleti. E se vogliamo vincere la sfida di un’aria più pulita, dobbiamo agire su più fronti e con misure in grado di premiare i cittadini che scelgono di aiutarci in modo concreto”.
