
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale cerca nuovi dirigenti: come candidarsi
Bologna, 10 aprile 2025 – Non ci sarà la proroga per i direttori generali della Regione Emilia-Romagna, dell’Assemblea legislativa e delle agenzie e aziende regionali. Obiettivo della giunta: procedere spediti con l’avviso pubblico per rinnovare i vertici dirigenziali di Viale Aldo Moro. La nuova era Michele de Pascale, partita anche con scelte coraggiose come quella della manovra di bilancio che chiede sacrifici ai contribuenti per non tagliare servizi sanitari, passa anche dalla macchina amministrativa, burocratica ed economica.
Quando candidarsi
L’avviso pubblico per la costituzione di un elenco di candidati idonei per il conferimento degli incarichi di Direttore generale della Regione è attivo dal primo di aprile e si chiuderà il 16, poco prima di Pasqua: in pratica, chi ha i requisiti (ovviamente anche i dirigenti in scadenza al 30 aprile), potrà inviare il curriculum ma in tempi rapidissimi. La delibera, infatti, fissa in un termine perentorio di 15 giorni la scadenza per candidarsi. Un lasso di tempo lampo rispetto a cinque anni fa quando a guidare l’Emilia-Romagna c’era Bonaccini: allora si disponeva per presentare la propria istanza 20 giorni, 40 in caso di festività.
Quali sono i dirigenti vacanti
Viale Aldo Moro cerca profili di dirigenti chiave in cinque particolari aree: servizi legislativi; di programmazione e gestione delle risorse; sviluppo economico regionale; welfare; infrastrutture e ambiente. Per ognuno di questi settori, si ricercano almeno una decina candidati. Obiettivo trovare chi guiderà le varie direzioni generali della Regione: Agricoltura, caccia e pesca; Conoscenza, ricerca, lavoro e imprese; Cura del territorio e ambiente, persona, salute e welfare; Politiche finanziarie; Risorse, Europa, innovazione e istituzioni. Non solo. In ballo ci sono anche i vari posti di vertice delle agenzie regionali: ricostruzioni; sicurezza territoriale e della Protezione civile; agricoltura; sviluppo dei mercati telematici.
Resta da capire se, al termine dell’avviso, ci sarà un vero e proprio restyling dell’apparato di vertice della Regione, puntando sul rinnovamento. Si vedrà.
Lo stipendio
A decidere c’è una commissione di esperti che vaglierà i titoli dei candidati. Chi dovrà decidere i profili dei professionisti in lizza saranno tre membri, due dei quali esterni all’organico dell’Ente. Lo stipendio base seguirà il Contratto collettivo nazionale ‘Area della Dirigenza comparto funzioni locali’, con una retribuzione di posizione da 62mila a 115mila euro annui in funzione della responsabilità, più la retribuzione di risultato.