GIOVANNI DI CAPRIO
Economia

Emilia-Romagna, una regione arcobaleno: pacchetti e itinerari per i turisti Lgbtq+

Il progetto Rainbow District si articolerà a vari livelli. Si va dalla formazione con incontri e webinar rivolti a operatori turistici, alla creazione di itinerari e pacchetti ad hoc. I turisti Lgbtq+ hanno un’alta propensione al viaggio

La presentazione del progetto con l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni

La presentazione del progetto con l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni

Bologna, 25 febbraio 2025 – Una serie di corsi certificati per sensibilizzare gli operatori di settore sui temi dell’accoglienza di turisti lgbtq+.

«L’accoglienza per noi emiliano-romagnoli è un mantra». Roberta Frisoni, assessora regionale al Turismo, sintetizza in questo modo la vocazione all’ospitalità del nostro territorio, ampliata ancor di più da Emilia-Romagna Rainbow District, il progetto in collaborazione con Sonders and Beach group.

Si tratta del primo piano italiano di questo tipo che coinvolge un’istituzione. Oltre ad essere certificato dall’attestazione Queer Vadis, un documento che definisce le linee guida essenziali da adottare per l’accoglienza rivolta alla comunità arcobaleno.

Il programma è diviso in due fasi. Si inizia con la formazione attraverso incontri e webinar che coinvolgeranno gli operatori turistici.

Una volta consolidata la strutturazione del prodotto turistico inclusivo, si passerà alla promozione su canali specializzati di pacchetti e itinerari ad hoc. Ed è in programma anche l’ospitalità di un evento di carattere internazionale dedicato alla comunità arcobaleno.

«È un mercato importante che dobbiamo fidelizzare in modo che diventi ambasciatore del nostro brand turistico in tutto il mondo – afferma Frisoni –. L’Emilia-Romagna è da sempre una terra attenta ai diritti, il nostro spirito è quello di non metterci una medaglietta al collo e basta ma quello di fare le cose in modo concreto».

Secondo l’assessora, questo è un tema che riguarda «anche il turista internazionale, egli ha bisogno di riconoscersi e noi dobbiamo essere in grado di comunicare che in questa terra siamo in grado di accoglierlo nel modo migliore possibile grazie ai nostri operatori formati».

Questo tipo di offerta si contraddistingue per l’alto potere d’acquisto (+38% di reddito) e anche per l’alta propensione al viaggio (4 viaggi lunghi annui) della comunità.

Tant’è vero che a livello italiano il segmento si avvicina ai 9 miliardi di euro e a livello mondiale il segmento vale 218 miliardi di dollari.

Il 78% dei viaggiatori acquista viaggi da aziende specializzate che si rivolgono all’universo lgbtq+ e il 52% preferisce soggiornare in strutture ricettive lgbtq+ friendly che accolgono apertamente questi viaggiatori.

Dunque è un ramo inclusivo, sostenibile e smart: il turismo lgbtq+ «permette a qualsiasi viaggiatore di sentirsi libero di essere sé stesso», dice Alessio Virgili, ad di Sonders and Beach group.

Infatti «è importante sapere per una coppia omosessuale se andando in un posto potrà camminare mano nella mano senza essere discriminata», racconta Virgili.

Uno dei percorsi turistici «potrebbe essere dedicato ad alcuni personaggi storici omosessuali del territorio, dall’Antica Roma fino ad oggi. È un tipo di offerta che interessa molto ai nordamericani», annuncia Virgili.