Rimini, 4 febbraio 2023 – Nuovi ingredienti e promozione all’estero: la Piadina Romagnola Igp - 24mila tonnellate per un valore di produzione di 34 milioni nel 2022 - cambia passo. Non si toccano le fondamenta dell’ex ’pane dei poveri’: farina, acqua, sale, strutto o olio d’oliva.
"Ma ora – spiega Alfio Biagini, presidente del Consorzio di promozione e tutela della piadina romagnola , 12 aziende artigiane associate in Romagna e nel Bolognese – si potranno aggiungere alcuni altri ingredienti, sulla scia di quanto accadeva quando la produzione era casalinga, e ogni famiglia ritoccava in modo più o meno evidente la ricetta di base". Le novità: sul fronte delle farine la possibilità di utilizzare farine di farro. E si riconoscono "materiali opzionali come latte vaccino, miele di fiori e l’olio di semi di girasole, purché utilizzato insieme e in quantità inferiore all’olio extravergine di oliva".
ll ’nuovo’ disciplinare, già approvato dall’Ue, "potrà permettere a più produttori, in gran parte – ma non solo – piccolissime imprese, di partecipare alla produzione Igp Piadina Romagnola, utilizzando le ricette che loro adottano da molto tempo e uniformandole al disciplinare e al sistema di controllo della Igp. Sono comunque ingredienti storici".
Piada cibo di strada, magia, memoria, identità, innovazione. Nel segno della convivialità il progetto triennale di promozione ’Piadina Romagnola & Friends’, che prevede azioni per 1,8 milioni di euro sul mercato italiano e tedesco: comunicazione digitale sui social e attraverso influencer, televisioni, attività di pubbliche relazioni, tour di formazione. L’assessore regionale all’Agroalimentare Alessio Mammi, sottolinea l’importanza di tutelare i prodotti tipici: "Dobbiamo andare sui mercati internazionali, accompagnare le imprese e i consorzi".