
Il duomo di Modena e la basilica di San Petronio a Bologna
Bologna, 16 dicembre 2024 – La buona notizia è che è l’unica città emiliano-romagnola nella ‘top ten’, oltre a essere l’unica grande città italiana nelle prime dieci posizioni. Perde però sette posti, scivolando dal secondo al nono, Bologna, nell'indagine sulla 'Qualità della vita' stilata dal quotidiano Il Sole 24 Ore e pubblicata questa mattina. Lo studio – ormai un appuntamento consolidato dell’ultimo scorcio dell’anno – misura il benessere nei territori italiani attraverso 90 indicatori da fonti certificate, divisi in sei categorie tematiche.
La graduatoria nazionale guidata da Bergamo
Nella graduatoria – capeggiata da Bergamo, davanti a Trento e Bolzano – il passo indietro del capoluogo dell’Emilia-Romagna spicca particolarmente, perché mette in evidenza un disagio diffuso tra tutte le città metropolitane, che iniziano a manifestare le loro fragilità. Bologna, anzi, è l’unica tra queste a resistere, rimanendo comunque dentro la top ten, dopo aver vinto l’indagine per cinque volte (l’ultima nel 2022).
Le altre città emiliano-romagnole
Sorprende – in positivo – l’ottima performance della provincia di Forlì-Cesena, balzata al 13esimo posto assoluto: le posizioni guadagnate rispetto allo scorso anno sono ben 27. La seguono Modena, 21esima (-14 posizioni); Parma, 26esima (-15 posizioni); Ravenna, 27esima (+7 posizioni); Reggio Emilia, 28esima (-12 posizioni); Piacenza, 33esima (-7 posizioni). Delusione per Rimini, solo 42esima, pur guadagnano 9 posizioni) e Ferrara, 51esima (anche in questo caso, +9 posizioni rispetto a un anno fa).
La classifica
L’indagine del Sole 24 Ore, come detto, prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta, a sua volta, da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto dal 2019 in poi, consente di misurare ulteriori aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca (come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia; oppure forniti alla redazione da realtà certificate, tra cui Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere).