Sciopero treni 14 aprile: le corse garantite in Emilia Romagna

Venerdì nero in tutta Italia per la protesta sindacale dalle 9 alle 17

Bologna, 13 aprile 2023 – Venerdì 14 aprile è stato indetto uno sciopero nazionale di 8 ore di tutto il personale Trenitalia. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal che chiedono "migliori condizioni di lavoro".

La protesta, si legge in una nota di Fs, si terrà dalle 9.00 alle 17.00, per questo le ripercussioni sul servizio potrebbero essere "importanti". Lo sciopero "potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni Regionali di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l'orario di termine dello stop".

Treni garantiti

La protesta sindacale colpisce a livello nazionale e potrebbe creare diversi disagi. Ogni regione però ha un programma di corse garantite, così come verranno effettuate “corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di sciopero, consultabili nella sezione Treni garantiti in caso di sciopero del sito di Trenitalia".

Nell’avviso sul sito si legge anche che “si potrebbero verificare variazioni non preventivabili (es.: modifica di itinerario per i treni a lunga percorrenza), per cui è importante prestare la massima attenzione ai comunicati diffusi nelle stazioni e dagli organi d'informazione. I treni che si trovano in viaggio a sciopero iniziato arrivano comunque alla destinazione finale se è raggiungibile entro un'ora dall'inizio dell'agitazione sindacale; trascorso tale periodo, i treni possono fermarsi in stazioni precedenti la destinazione finale.

In Emilia Romagna, nello specifico, i servizi essenziali sono garantiti nelle fasce orarie di maggiore frequentazione quindi dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

Qui l’elenco dei treni garantiti.

I motivi dello sciopero

Il personale di Trenitalia è pronto insomma a incrociare le braccia, perché "dalla fine della fase pandemica di fatto sono andate a peggiorare le condizioni di lavoro sia di tutti i ferrovieri che degli addetti delle ditte appaltatrici di pulizie", spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal. "Serve - chiedono le organizzazioni sindacali - un adeguato piano di assunzioni e un maggiore equilibrio nella programmazione dei turni che tenga conto della conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata".

C’è anche il nodo aggressioni da risolvere: “Va affrontato anche il tema delle aggressioni del personale a bordo treno e delle stazioni – si legge ancora nella nota –, per cui chiediamo di migliorare le condizioni di sicurezza già esistenti per contrastare questo fenomeno in costante crescita, anche attraverso l'attivazione del Protocollo per la promozione della sicurezza nella mobilità-attività ferroviarie, che abbiamo sottoscritto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell'Interno, condiviso con Conferenza delle Regioni, Anci e associazioni datoriali”.