
Turismo: in Riviera romagnola le presenze totali sono diminuite del -2,8% e i pernottamenti del 2,9%
Fanno discutere i dati forniti dalla Regione sull’andamento turistico nel primo quadrimestre dell’anno. Dietro un bilancio apparentemente positivo, secondo la critica di Forza Italia si celano in realtà parecchi problemi e fragilità del settore. A partire dalla situazione della riviera romagnola che, nel periodo gennaio-aprile, non ha certo brillato.
Il presidente del gruppo consiliare degli azzurri della regione Emilia Romagna, Pietro Vignali, è infatti convinto che la flessione pressoché generalizzata, sulla riviera romagnola non possa essere soltanto imputabile al maltempo. "Soltanto Rimini ha registrato un calo contenuto attorno all’1 percento – attacca Vignali –, con un meno 0,7 sugli arrivi e meno 1,3 percento sui pernottamenti. Per il resto, da Ravenna a Cattolica, se si eccettuano le eccezioni in positivo degli arrivi a Cervia e dei pernottamenti a Gatteo a Mare, vi sono cali consistenti che superano sempre il 2 per cento, con Cattolica maglia nera sia per gli arrivi (meno 21,4), che per i pernottamenti, calati del 16,08 percento".
La discussione diventa inevitabilmente politica: "Non preoccupano solo i dati in sé, ma anche il fatto che alcuni amministratori di sinistra persistono nel dichiarare che va tutto bene, attribuendo la flessione semplicemente a qualche giorno in più di maltempo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’assessore regionale al turismo, che pure è romagnola, è in costante tour per celebrare le attrattività turistiche del territorio regionale, ma non ha ancora espresso nessuna progettualità".
Secondo l’esponente regionale di Forza Italia, le istituzioni dovrebbero intervenire per dare delle risposte al comparto: "Questi dati – prosegue Vignali –, dovrebbero dare una scossa per migliorare la promozione turistica e far tornare la Riviera romagnola attrattiva per turisti di Paesi che da anni sempre meno la frequentano, come tedeschi, svizzeri, francesi, belgi e olandesi. Nelle altre regioni costiere del nord Adriatico non si sta vivendo di rendita ma lavorano con profitto per migliorare la loro offerta turistica. Il turismo è di competenza regionale e vale il 15 percento del Pil di tutta l’Emilia-Romagna, molto di più ovviamente in rapporto alla sola Romagna. Gli operatori sono preoccupati anche per le tasse che la Regione ha aumentato con l’ultimo bilancio regionale. La Giunta De Pascale – conclude Pietro Vignali –, batta un colpo prima che sia troppo tardi".
La posizione di Forza Italia è dunque chiara e, nel gioco delle parti, ci sta anche una critica agli amministratori di sinistra delle località turistiche e dei politici regionali della stessa area. Tuttavia in Romagna le categorie economiche sostengono che sia il maltempo, assieme al carrello della spesa sempre più caro per le famiglie italiane, la principale causa della flessione di arrivi e presenze attestata dal 1° gennaio al 30 aprile di quest’anno. Fra queste associazioni di categoria c’è la Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico, presieduta dall’imprenditore Simone Battistoni, il quale è anche presidente regionale dell’Emilia-Romagna e vicepresidente nazionale di Sib Confcommercio, il maggior sindacato dei balneari, una figura dunque autorevole, alla quale si può dir tutto, tranne che di essere di sinistra.