Emilia Romagna, fiumi e laghi: 10 luoghi mozzafiato da scoprire

Per chi non ama le code in macchina, il caos, ma soprattutto per chi ama l'avventura

Lago Santo

Lago Santo

Bologna, 7 agosto 2021 - Lunghe code in autostrada, la sabbia sul tappetino dell’auto, la ressa sotto agli ombrelloni e la fila per le docce. Anche i più instancabili amanti del mare a volte possono sentire il bisogno di cambiare. L’Emilia-Romagna, oltre alle lunghe spiagge della riviera, offre diversi tipo di balneazione. Si tratta di luoghi adatti a chi ama l’escursione e le sorgenti un po’ nascoste. Alcuni sono luoghi incantati, un po’ fiabeschi, altri perfetti per i trekker. Ecco, dunque, dieci luoghi in alternativa al mare, per fare un bagno rinfrescante in mezza alla natura e godere delle bellezze di questa regione a cui non manca nulla.

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Cascate di Moraduccio, Castel del Rio (Bologna)

La cascata di Moraduccio si trova sul confine tosco-emiliano, nell’omonima località. Per chi viene dall’Emilia, bisogna raggiungere Imola, poi da lì spostarsi in direzione Castel del Rio, per raggiungere questo magnifico punto d’acqua. La cascata è anche detta Rio dei Briganti, ed è alta circa 30 metri. Alla sua base, una distesa di basamenti rocciosi permette ai visitatori di sdraiarsi, a mo’ di spiaggia, o sostare per un bel pic-nic. L’acqua è molto fresca, ma permette comunque la balneazione, ovviamente con le dovute precauzioni. Da visitare in zona, anche il borgo abbandonato di Castiglioncello, di pochissimo aldilà del confine regionale. O anche Palazzo Alidosi, questa volta in Emilia a Castel del Rio, con il caratteristico ponte “a schiena d’asino”.

Fiume Trebbia, Brugnello (Piacenza)

Il Trebbia bagna l’Emilia nella provincia di Piacenza. Il suo tratto tortuoso crea delle piccole anse che possono essere usate come spiagge. In particolar modo, l’ansa nei pressi di Corte Brugnatella è particolarmente virtuosa. Il fiume in quel tratto è particolarmente cristallino e un po’ più profondo, ma comunque sicuro. Perfetto per la balneazione. Il sovrastante borgo di Brugnello è costruito su uno sperone roccioso, un tempo fortificato. Le case sono in pietra, con finestre in legno intagliato, sembra di stare in una favola dei fratelli Grimm. La visita dopo un bel bagno rinfrescante è d’obbligo.

Grotta Urlante di Premilcuore (Forlì Cesena)

Premilcuore è un piccolo comune di circa 700 abitanti in provincia di Forlì-Cesena, a circa 40 km da Forlì. A circa 3 km da Premilcuore, nella località di Giumella, si trova il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. È al suo interno che il fiume Rabbi ha scavato nella roccia una gola profonda circa 16 metri. Uno spettacolo inaspettato che prende il nome di Grotta Urlante. La piscina naturale ha un colore turchino, ma purtroppo non è balneabile, inoltre per scendere occorre molta cautela a causa della scivolosità delle pareti. Nonostante ciò, lo sforzo per raggiungerla è tutto meritato.

Lago Verde (Parma)

Lago Verde è situato all’interno del Parco dei Cento Laghi, nel parmense. Il lago, di origine glaciale, si trova lungo l’appennino tosco-emiliano ed è la meta perfetta per gli amanti del trekking. Il parco è raggiungibile in macchina, dopodiché si può raggiungere il sito attraversando un percorso segnato in mezzo al bosco. Un luogo selvaggio e pittoresco adatto a grandi e piccini.

Lago Calamone o del Ventasso, Ramiseto (Reggio Emilia)

Circondato da fiori autoctoni o da foglie brune, il lago Calamone è perfetto da visitare in qualsiasi stagione. Durante la stagione estiva, consente anche di immergere i piedi o giocare con l’acqua. Ma la sua vera ricchezza è nel paesaggio che lo circonda. Gli amanti dell’escursione possono raggiungere questo specchio d’acqua attraverso un percorso CAI. Occorre prima arrivare a Ramiseto, da lì prendere la SP 102 che conduce a Ventasso Laghi, dove la strada termina accanto al parcheggio del "bar il Faggio/ristorante Calamone". L'imbocco del percorso è ubicato circa 150 m a valle del parcheggio, sulla SP. Si tratta di un percorso facilmente percorribile.

Cascata del Golfarone (Reggio Emilia)

Nascosta nella selva dell’Appennino Reggiano, la Cascata del Golfarone è una piccola perla tutta da scoprire. Il torrente in questione è il Secchiello, che con i salti d’acqua ha scavato nella roccia piccole piscine. Un posto davvero ottimo per trovare refrigerio nel caldo estivo. È, inoltre, possibile immergersi nella piscina naturale sottostante la cascata. Trovare la cascata, però, è parte dell’avventura. Si trova nei pressi di Calizzo, frazione di Villa Minozzo (RE). Nonostante sia ben nascosta, la Cascata del Golfarone è comunque meta frequentata ed apprezzata da molti, il che è un tutto dire.

Lago di Suviana

Il lago di Suviana è parte dell’insieme più ampio del Parco dei laghi di Suviana e Brasimone, in provincia di Bologna. Si trova tra i comuni di Castel di Casio e Camugnano, a pochi chilometri da Porretta Terme ed è uno dei laghi più grandi e famosi dell’Emilia-Romagna. Lago artificiale, famoso anche per la centrale idroelettrica, è meta gettonata per gli amanti degli sport acquatici. Vi è possibile praticare windsurf, canottaggio o barca a vela. Sono inoltre presenti strutture ricettive, balneari e sportive. Il luogo perfetto per chi cerca le stesse comodità del mare, ma in acqua dolce e a pochi chilometri dal capoluogo. Nei dintorni, vale la pena visitare i borghi di Bargi e di Stagno. Quest’ultimo, in particolare, è caratterizzato da un castello medievale che appartenne ai Signori Stagno, che un tempo lo governarono.

Cascata dell’Acquacheta, Valle del Montone (Forlì-Cesena)

Il fascino di questa cascata è tanto da meritare la menzione nel XVI canto dell’Inferno di Dante. L’Acquacheta è il più importante affluente del Montone e compie un salto di 70 metri nell’omonima cascata. La si raggiunge passando da San Benedetto in Alpe (FC), da cui parte il sentiero 407 che risale il torrente fino alle celebri Cascate dell'Acquacheta. Arriverete così a quel fiume che “rimbomba là sovra San Benedetto dell’Alpe, per cadere ad una scesa dove dovrìa per mille esser recetto” (Dante, Inferno, XIV).

Fiume Ceno, Val Taro (Parma)

A compensare l’assenza del mare nel parmense è la presenza di corsi d’acqua balneabili, in particolar modo nella valle del Taro e del Ceno. Il fiume Ceno si trova vicino a Parma e permette una balneazione molto simile a quella del mare, con ombrelloni e sdraio. Perfetto per chi non ha voglia di fare lunghe code per arrivare in Riviera. L’acqua del Ceno è di un azzurro cristallino ed è ottima per fare il bagno. Accessibile anche ai più piccini. Uno dei tratti più adatti alla balneazione si trova nei pressi di Bardi, borgo che tra le altre cose merita di essere visitato per il suo suggestivo castello.

Lago Santo Modenese (Modena)

Anche nel modenese l’acqua dolce non manca. Tra i laghi della provincia di Modena, il più grande è il lago Santo, situato sotto alla vetta del Monte Giovo, nei pressi dell’Abetone. Meta famosa tra gli escursionisti (per escursionisti esperti, ndr), la si può raggiungere sia a piedi che in auto. Oltre al parcheggio, poco distante dal lago, sono presenti anche dei rifugi dove è possibile mangiare e pernottare. Il lago Santo può essere anche punto di partenza per raggiungere i laghi minori nelle vicinanze: il lago Baccio, il piccolo Turchino, lo Scaffaiolo e il lago della Ninfa. L’ideale per gli amanti della montagna in tutte le stagioni.