Fiume Po in secca: piogge scarse, l'Emilia Romagna soffre

L'Autorità distrettuale del Grande Fiume ha pubblicato il nuovo bollettino idrogeologico. Quasi tutti i fiumi del bacino sud sono al di sotto della soglia idrometrica

Secondo l'Autorità Distrettuale del Po, l'Emilia-Romagna soffre ancora la siccità

Secondo l'Autorità Distrettuale del Po, l'Emilia-Romagna soffre ancora la siccità

Bologna 20 luglio 2021 - Resta diviso in due, nonostante le recenti piogge, il distretto del Po. Nelle ultime settimane c'è stato un recupero dei livelli della portata dell'acqua a nord del Grande Fiume in Piemonte e Lombardia, mentre continua a soffrire la parte a sud, in Emilia-Romagna. Nello specifico -  spiega Autorità Distrettuale del Fiume Po all'interno del nuovo bollettino idrologico - le piogge che hanno toccato, negli ultimi giorni, soprattutto il Piemonte e la Lombardia hanno consentito al Po di riguadagnare buoni livelli delle sue portate che a oggi risultano sopra le medie di periodo in tutte le stazioni di rilevamento mentre il distretto padano vede un deficit idrico ancora significativo delle zone a valle - Emilia Centrale, Romagna, Basso Veneto - a causa della scarsità di precipitazioni con una carenza d'acqua che colpisce numerosi sottobacini. In particolare, le poche piogge hanno incrementato le portate solo dei bacini più a nord dell'Emilia-Romagna, quindi Piacenza, Cremona, Boretto (Reggio Emilia) e Pontelagoscuro (Ferrara). 

Secondo l'Autorità Distrettuale del Po, l'Emilia-Romagna soffre ancora la siccità
Secondo l'Autorità Distrettuale del Po, l'Emilia-Romagna soffre ancora la siccità

Come si può notare dal bollettino idrologico, tutti i sottobacini a sud del Po sono comunque al di sotto del livello idrometrico. In particolare, nel Parmense il fiume Taro e il torrente Parma hanno portate dimezzate di oltre -50%. Proprio questi territori risultano particolarmente colpiti dalla siccità, caratterizzati da locali situazioni di aridità prolungata, soprattutto negli ultimi mesi. Nel fiume Taro la portata attuale è di 1,6 m3/s, nel Parma 0,5 m3/s. Ma è il torrente Enza a permanere costantemente sotto osservazione: in calo costante dal 25 maggio ad oggi, la sua portata media di periodo (che dovrebbe attestarsi a 0,5 m3/s) non supera al momento il valore di 0,3 m3/s. Speculare la situazione complessiva anche nei corsi d'acqua in parte dell'Emilia Orientale, dove il Reno registra una portata ben al di sotto delle medie del periodo: 1,8 m3/s; e in quelli della Romagna, che rimangono particolarmente sotto esame presentando, anche qui, situazioni localizzate di severitò più evidente, come per il fiume Savio, la cui portata attuale è 1 m3/s.

Gli unici bacini a essere al di sopra del livello idrologico sono quello di Ponte Samone, sul fiume Panaro, in provincia di Modena, quello di Fiorenzuola D'Arda in provincia di Piacenza e quello di Bentivoglio, lungo il fiume Navile-Savena.

Fiume Po in secca, Berselli (Adpo): "In Emilia-Romagna situazione critica"

"La situazione complessiva - osserva in una nota il segretario generale dell'Autorità Distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli - è migliorata se guardiamo alla complessità dei diversi territori che compongono il bacino del Po, ma alcune aree, soprattutto in Emilia-Romagna, restano fortemente penalizzate perché non hanno beneficiato uniformemente delle piogge. Nel Piacentino e nel Parmense, nel Reggiano e in Romagna soprattutto dove insistono colture di pregio, la situazione rimane piuttosto critica. Le piogge cumulate in Emilia-Romagna hanno solo parzialmente ristorato le colture in campo, dando un gap di qualche giorno sulla scarsità delle derivazioni attuali, dovuta alla quasi assenza di disponibilità idrica nei torrenti".