Green pass in discoteca: la proposta dell'Emilia Romagna

Il presidente della Regione Stefano Bonaccini in tv a Mattino Cinque: "I locali da ballo sono una delle attività più nel dramma. E' difficile convincere una persona che va a ballare a tenere le distanze di sicurezza"

Una discoteca

Una discoteca

Bologna, 28 maggio 2021 - Come Emilia-Romagna "abbiamo fatto la proposta del green pass per chi va a ballare". Lo dice il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ospite di Mattino Cinque su Canale 5. Per Bonaccini "i locali da ballo sono una delle attività veramente più colpite, più nel dramma perchè sono luoghi di facile assembramento più di tanti altri. E' difficile convincere una persona che va a ballare a tenere le distanze di sicurezza".

Green pass: come funzione e come si fa ad ottenerlo - Vaccini nelle aziende: da quando in Emilia Romagna

Una discoteca
Una discoteca

Da qui la proposta al Governo del green pass. "Andrebbe studiata una soluzione - spiega - che senza passare da un estremo all'altro possa cominciare a far riaprire, seppur con limitazioni". "Abbiamo appena ristorato con tre milioni di euro i locali da ballo della nostra regione, però bisogna fare le cose perbene e in sicurezza perchè quando si riaprirà dobbiamo fare in modo che qualsiasi attività riapra per sempre".

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Vaccini nelle discoteche?

Intanto, dal 14 giugno mezzo Paese sarà zona bianca e riapriranno le discoteche, anche se senza ballare. Figliuolo però apre alla possibilità di vaccinare i più giovani all'interno dei locali da ballo. Giorgio Palù, presidente dell`Aifa, ospite di `Buongiorno` su Sky Tg24 ha aggiunto in merito alla questione delle discoteche: "Le userei come centri vaccinali, ma ci vuole sicuramente una farmacia e un hub, ma il generale Figliuolo è capacissimo e ce lo ha dimostrato. Secondo me un altro provvedimento importantissimo sarebbe che chi va in discoteca avesse o il Green pass o un tampone effettuato, oggi si possono fare test di quarta generazione che hanno la specificità e sensibilità di un tampone molecolare, e danno una risposta in poco più di dieci minuti. Dovremmo incominciare a pensare anche a questo". 

Il sottosegretario Costa: "Trovare protocolli per la sicurezza"

Sempre in merito alle discoteche, ha parlato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ai microfoni di 'I Lunatici' su Rai Radio 2: "E' un tema che merita una risposta, rappresenta un comparto importante, che crea occupazione. Ci stiamo lavorando, dobbiamo individuare dei protocolli che garantiscano la sicurezza. E quando parliamo di discoteca non possiamo fare l'errore dell'anno scorso, pensare a distanziamenti e cose simili. Confido - ha concluso - che arrivi a breve una risposta a questo settore".

"Vaccino ai turisti? Se arrivano le dosi"

Il "vero problema" del poter vaccinare i turisti nei luoghi di vacanza "è il numero di dosi", cioè "se nella mia regione arriva un numero di dosi non superiore" a quello calcolato sulla percentuale della popolazione, "vaccinare chi arriva da un'altra regione o da un altro Paese vuol dire togliere una dose a un emiliano-romagnolo che ne avrebbe diritto".

Lo ha ribadito sempre lo stesso Bonaccini in tv: "E' molto più facile da fare" per i turisti 'intra-regionalì. Se si riuscisse ad avere "un numero di dosi sufficiente per vaccinare una parte di persone che arrivano io credo che la cosa sia persino fattibile", però bisogna "adeguare il sistema: mandare più dosi laddove ci sono più presenze dovute a persone di altre regioni che vanno in vacanza. E' un fatto matematico: oggi riceviamo dosi in percentuale alla popolazione residente e dobbiamo garantire a chiunque viva nelle nostre regioni di essere vaccinato se lo vuole. Se ne arrivano altri e ci danno più dosi noi siamo in grado di farlo".

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