Green pass lavoro, Ausl Emilia Romagna: niente smart working per chi non la carta verde

Ausl ed enti del servizio sanitario regionale pronte a recepire la norma sull’obbligatorietà della certificazione verde dal 15 ottobre che servirà anche per gli operatori esterni, dagli addetti alle pulizie ai corrieri

Green pass obbligatorio anche per il personale esterno degli ospedali in Emilia Romagna

Green pass obbligatorio anche per il personale esterno degli ospedali in Emilia Romagna

Bologna, 13 ottobre 2021 – Assenza ingiustificata e niente smart-working per chi non ha il Green pass, che servirà anche per gli operatori esterni, dagli addetti alle pulizie ai corrieri. Nulla cambia sull’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario. Ausl ed enti del servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna sono pronti a gestire l’obbligo, dal 15 ottobre, relativo al possesso della certificazione verde Covid-19 per l’accesso e lo svolgimento del lavoro di dipendenti e collaboratori.

Come scaricare il Green pass L’obbligo interessa qualunque soggetto che svolga nell’azienda, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato, anche sulla base di contratti esterni. I soli soggetti esclusi dall’obbligo sono quelli esenti dalla campagna vaccinale muniti di specifica certificazione, rilasciata secondo le indicazioni del ministero della Salute. Nulla cambia sulle procedure per la riduzione del rischio di contagio, come ad esempio il divieto di recarsi sul luogo di lavoro in presenza di sintomi riconducibili alla malattia, oppure l’obbligo di informare il datore di lavoro da parte di chi dovesse contrarre il Covid-19 o trovarsi in quarantena. 

Federfarma: "Impennata di richieste per i tamponi"

A Bologna le agende delle farmacie sono già piene di appuntamenti fino a dicembre in vista dell'entrata in vigore dell'obbligo del Green Pass sui luoghi di lavoro. Un aumento di richieste rilevato un pò in tutta Italia, ma a cui le farmacie si dicono pronte a far fronte, come si legge sul sito di Federfarma.

"La domanda è aumentata, le farmacie si stanno organizzando per far fronte alle richieste - rileva il presidente di Federfarma, Marco Cossolo - Le farmacie si sono rese disponibili ad effettuare i tamponi fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria da Covid-19, anche prima della norma che ne stabilisse un prezzo calmierato. Al protocollo di intesa hanno aderito 7.500 farmacie su 9.000 e in questi giorni sono prevedibili ulteriori adesioni".

I dati raccolti mostrano che a Bologna le agende delle farmacie sono già piene di appuntamenti fino a dicembre, e molte persone preferiscono prenotare nelle prime fasce orarie della giornata, prima di recarsi al lavoro. "Le farmacie -dichiara Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia-Romagna - si stanno attrezzando per organizzare e gestire il maggiore flusso dei prossimi giorni, confermato dal netto aumento delle prenotazioni. Siamo in grado di reggere l'urto".