
Marco è uno studente, viene dal Sud Italia, è appena arrivato a Modena e non trova appartamenti ad affitti ragionevoli;...
Marco è uno studente, viene dal Sud Italia, è appena arrivato a Modena e non trova appartamenti ad affitti ragionevoli; Luca e Sabrina sono una coppia. Lavorano regolarmente entrambi, stipendi più che dignitosi, ma purtroppo non sufficienti per permettersi un appartamento a 850 euro al mese, né tanto meno l’acquisto di una casa da 3.500 euro al metro quadro. Che fare? A dare possibili risposte potrebbe essere ‘Abitare Modena’, il servizio del Comune inaugurato ieri per fornire ascolto, informazione e servizi di accompagnamento sui temi della casa. Il nuovo servizio è una delle soluzioni attivate dall’amministrazione comunale per fronteggiare il mercato immobiliare, particolarmente surriscaldato. "C’è una fascia grigia difficilmente quantificabile – ha spiegato ieri la vicesindaca Francesca Maletti (foto) inaugurando lo ’sportello’ – che pur disponendo di un reddito non è in grado di accedere all’abitazione: non si parla di utenti dei Servizi sociali, ma di cittadini e famiglie che con un Isee di tutto rispetto non possono comunque permettersi gli attuali prezzi del mercato libero". ’Abitare Modena’, aperto tutti i giorni, si occuperà della "raccolta delle domande,verifica dei requisiti economici e legali, fino all’elaborazione di un profilo individuale per costruire soluzioni personalizzate", con l’indicazione delle opportunità presenti sul territorio.
Gianpaolo Annese