Motor Valley, l'assessore: "Calma, non chiuderà mai"

Auto tutte elettriche entro il 2035: Colla, assessore allo sviluppo economico dell’Emilia Romagna replica ai timori del ministro Cingolani

L'assessore regionale Vincenzo Colla

L'assessore regionale Vincenzo Colla

Modena, 18 luglio 2021 - Tranquilli, la Motor Valley non chiude, nemmeno se il pacchetto dell’Unione Europea sul clima si farà sempre più stringente per i produttori di macchine sportive. Ferrari, Lamborghini e Ducati – per citarne alcuni – "stanno facendo grandi investimenti" in questo senso proprio lungo la Via Emilia. Lo assicura l’assessore allo Sviluppo economico dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, dopo l’intervento del ministro Roberto Cingolani che ha tirato il freno sulla transizione energetica nel settore dell’automotive: "attenzione, la transizione non è un pranzo di gala".

"La Motor Valley è iconica: lavoreremo insieme" Il ministro ha detto che se anche i produttori di supercar dovranno adeguarsi al full electric entro il 2035, la Motor Valley do vrà chiudere.... "Penso che sulla Motor Valley ci siano investimenti molto importanti che vanno in quella direzione. Ma la transizione va governata, non è un precipizio; non è tutto nero o tutto verde, in mezzo c’è l’arcobaleno che va governato". Ma cosa voleva dire secondo lei Cingolani? "Immagino che il ministro pensasse anche alla mobilità diffusa: è ovvio che abbiamo ancora auto Euro 1 ed Euro 2 ma se le vogliamo cambiare dobbiamo dare alle famiglie la possibilità di un percorso per acquistare auto elettriche che siano alla loro portata. Bisogna pensare a quale tipo di progetto di transizione ci riferiamo ". Anche lei frena un po’ sulla transizione energetica? "L’Europa deve avere delle attenzioni. Io sono d’accordo con il ministro e sulla necessità che tutti i paesi possano discutere sul testo relativo al clima. Prendiamo come esempio la questione dell’ETS, il sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’Ue: benissimo far pagare di più chi inquina, ma attenzione che se io porto a 52 euro la tonnellata l’acquisto della CO2 quelli che hanno fatto investimenti in green – penso per esempio al settore della ceramica con industrie energivore – scatta la speculazione finanziaria perché la finanza sta acquistando le quote per rivenderle alzando il loro prezzo. Quando si discute sui temi ambientali bisogna avere sempre presente un’idea di politica industriale e di governo dei processi". È impensabile, come ha detto il ministro, pensare che le nicchie automobilistiche si riadattino? "Per quanto ne so Ferrari, Lamborghi e Ducati faranno grandi investimenti. E presto arriverà il più grande investimento sino-americano a Reggio Emilia. Tutto sta andando in quella direzione. Il problema non c’è nella Motor Valley, le supercar arriveranno in tempo; il problema è la mobilità diffusa. Nel 2019 abbiamo venduto 100 milioni di auto a scoppio e non erano supercar. Gli investimenti fanno la differenza e portano ad accelerare moltissimo per raggiungere quell’obiettivo".