No vax, insulti a Bonaccini e Lepore sui muri della Regione Emilia Romagna: "Nazisti"

Il consigliere Gerace: "Le istituzioni non si faranno intimidire da irresponsabili che sostengono che il vaccino uccide"

Insulti No vax contro Bonaccini e Lepore

Insulti No vax contro Bonaccini e Lepore

 Bologna, 25 gennaio 2022 - Attacco No vax contro il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Su un muro della Regione sono apparse scritte con insulti violenti, come "Bonaccini nazista", Lepore nazista", "I vaccini uccidono".

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A denunciare l'accaduto è stato Pasquale Gerace, consigliere regionale e medico: "Ancora minacce e insulti da parte dei no vax - scrive - Questa volta scritte offensive su uno dei palazzi della Regione Emilia-Romagna contro il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e il sindaco di Bologna Matteo Lepore, definiti vergognosamente 'nazisti'. Esprimo forte solidarietà al nostro presidente Bonaccini e al sindaco di Bologna, Matteo Lepore - continua Gerace - impegnati ogni giorno nella battaglia contro la pandemia. Le istituzioni e la comunità medica e scientifica non si faranno mai intimidire da un gruppo isolato di irresponsabili che, contro ogni evidenza scientifica, sostengono che il vaccino 'uccide' e proseguiranno nell'unica direzione giusta per sconfiggere la pandemia: le vaccinazioni".

Gerace aggiunge: "Ho presentato in Assemblea legislativa una risoluzione firmata anche da altri colleghi del Pd, in cui oltre a esprimere solidarietà al presidente Bonaccini, già minacciato via social a fine dicembre, sottolineo la necessità di fermare le manifestazioni no vax che 'da legittime manifestazioni di dissenso si trasformano in azioni di violenza inaccettabili' e che 'impegna la giunta regionale a sollecitare il Governo ad assumere le iniziative necessarie per evitare che ciò succeda' e 'a promuovere, tramite tutti i canali di informazione possibili, compresi i media locali, la campagna vaccinale'".

Tra i molti attestati di solidarietà, anche quello del governatore veneto Luca Zaia: "Esprimo tutta la mia solidarietà al collega Bonaccini, alla Regione Emilia Romagna e al sindaco di Bologna. Non passa giorno che non si debba assistere a qualche episodio di odio sociale. Il clima peggiora e non è un bel segnale, soprattutto perché nel mirino ci sono rappresentanti delle Istituzioni che stanno facendo del loro meglio per aiutare gli italiani a vincere la pandemia". "Il dissenso - aggiunge Zaia - può essere liberamente espresso perché, per fortuna, siamo in democrazia, ma questi modi di agire esprimono violenza, non diversità di pensiero".