Perugia, 14 gennaio 2023 - Il pulmino del Governatore in divieto di sosta: è successo nel corso del tour in Umbria di Stefano Bonaccini come candidato alla segreteria del Pd. E subito sono arrivate le scuse da parte dei volontari alla guida: “Ci scusiamo, abbiamo parcheggiato per errore in una zona riservata a persone autorizzate. Staremo più attenti, non succederà più"

"Per motivi legati al dispositivo di sicurezza attivato, il mezzo con cui è arrivato il presidente Bonaccini è stato lasciato in sosta nei pressi del luogo dell'evento e dei mezzi delle forze dell'ordine presenti con un servizio di vigilanza riservato. Il mezzo peraltro ha sostato per circa un'ora su uno stallo riservato a residenti che risultava libero al momento dell'arrivo". Completa la spiegazione il Pd di Assisi.
A sottolineare lo scivolone è stato il capogruppo della Lega nell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Stefano Pastorelli, che scrive: "In visita ad Assisi, accompagnato dal segretario regionale dem Tommaso Bori e dal sindaco Stefania Proietti, il mezzo del presidente dell'Emilia Romagna con tanto di slogan 'energia popolare' è stato parcheggiato a lungo in divieto di sosta, in una via della città riservata esclusivamente ai residenti del centro storico autorizzati".
Pastorelli sottolinea: "Una figuraccia in piena regola, e non è una scusa il fatto che chi guidava il van di Bonaccini non conoscesse la zona, visto che i segnali stradali sono gli stessi in Umbria e in Emilia Romagna. Non sorprende l'atteggiamento del segretario Bori, uno di quelli schierati per l'altro candidato e nemmeno quello del sindaco Proietti la quale, pur conoscendo le strade assisane, non si è preoccupata di far notare la violazione. Le regole valgono per tutti e tutti dovrebbero essere sullo stesso piano, cittadini e politici, commercianti e sindaci, turisti e presidenti di Regione".