Bologna, 11 agosto 2023 – Si scrivono ma ultimamente non si parlano. O almeno: lo fanno pochissimo. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, e Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna: in comune hanno una bruttissima gatta da pelare, il dopo alluvione e la ricostruzione. Lui continua a reclamare soldi e attenzione al governo, e l’altro giorno ha inviato una Pec alla premier. Per dirle: "Giorgia, incontriamoci in fretta".
AGGIORNAMENTO / Bonaccini replica alla lettera di Meloni: “I cittadini aspettano ancora i soldi”
Lei gli ha risposto, ieri, con una lunga lettera. "Ho detto alla Schlein – parole della premier al termine del summit sul salario minimo – che sul discorso alluvione ho risposto con una lunga lettera alle continue rimostranze del presidente Bonaccini che secondo me sono infondate".
C’eravamo tanto amati. Nei giorni del dolore e della tragedia Meloni e Bonaccini sembravano andare d’amore e d’accordo. Storiche le foto dei due sull’elicottero che sorvola le zone devastate. C’era anche la commissaria europea von der Leyen. Ora i rapporti si sono incrinati e la Meloni va giù, pesante.
Ecco la lettera, sei pagine, che inizia con un ‘Gentile Presidente’. Gli attacchi non mancano. La premier da un lato fornisce numeri e dettagli sui 19 interventi predisposti dal governo con due decreti legge dedicati esclusivamente ai territori alluvionati.
Scrive degli 1,8 milioni di euro per la tutela e protezione del mondo imprenditoriale e lavorativo e dei 2,7 miliardi indirizzati prioritariamente al ripristino delle reti infrastrutturali e idrogeologiche lesionate.
Poi manda stoccate dirette a Bonaccini. "Non ho avuto modo di leggere da parte sua alcuna parola di sostegno alle nostre azioni, anzi. Ho letto che lei nella sua veste di presidente di Regione nonché di sub Commissario alla ricostruzione, ha ripetutamente affermato che sul territorio non sarebbe arrivato sino ad oggi neanche un euro". E fa capire, anche se non lo dice direttamente: stai mentendo.
E’ dispiaciuta e irritata la Meloni, dicono i suoi fedelissimi. Scrive ancora: "Se avessimo voluto rispondere ad una inutile polemica politica, avremmo potuto insistere sulla richiesta di acquisire i dati relativi alla cura e manutenzione di questo territorio, richiesti già nel primo incontro e ancora oggi non trasmessi dalla Regione e che si rendono comunque indispensabili per verificare quale fosse la situazione di cura e sicurezza idrogeologica prima dell’alluvione. Chi abita e lavora in quelle zone ha il diritto di vivere senza il timore di trovarsi ciclicamente colpito da eventi simili come invece sta avvenendo sempre più spesso in Romagna".
La Meloni insiste anche sulle stime dei danni non ancora ricevute e chiude con un auspicio che sa anche di sfida: "Mi auguro che lei voglia operare al fianco del Governo per condurre un lavoro preciso, serio e concreto. Anche per questo le è stato assegnato il ruolo di sub commissario: per consentirle di operare concretamente al servizio della comunità. Sono certa che supereremo le difficoltà lavorando tutti nella stessa direzione".