REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Referendum, in Emilia-Romagna alle 23 affluenza al 28,8%. Dati delle città in diretta

Seggi aperti anche oggi fino alle 15, i 5 quesiti riguardano cittadinanza e lavoro. Tutte le informazioni utili sugli aventi diritto: in regione più di 3milioni e 370 mila

Referendum: 5 i quesiti. Quattro sono sul lavoro, uno sul tema della cittadinanza. Lo spoglio lunedì dopo le 15

Referendum: 5 i quesiti. Quattro sono sul lavoro, uno sul tema della cittadinanza. Lo spoglio lunedì dopo le 15

Bologna, 8 giugno 2025 – Domenica 8 e lunedì 9 giugno, si vota anche in Emilia Romagna per 5 referendum abrogativi sulla cittadinanza e sul lavoro. Il referendum abrogativo è indetto per verificare la volontà degli elettori italiani di eliminare (abrogare) del tutto o in parte una legge.

I seggi sono stati aperti domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e sono aperti anche oggi, lunedì 9, dalle 7 alle 15. Poi inizia lo spoglio delle schede.

L’affluenza del referendum: cerca il tuo Comune

Si tratta di referendum abrogativi: è quindi necessario ottenere il cosiddetto quorum, ovvero che voti il 50%+1 degli elettori a livello nazionale, altrimenti la consultazione non è valida. Fondamentale, quindi, il dato dell’affluenza. Alle 23 l’affluenza si attestava oltre il 28% in Emilia Romagna per il referendum, oltre la media nazionale che si ferma al 22,7%. La leadership fra le regioni che hanno partecipato di più al primo giorno di votazioni è però della Toscana, che arriva al 30%.

Le province di Bologna (32,5%) e di Reggio Emilia (34,6%) sono quelle dove si è votato di più, con picchi nelle città principali (Bologna al 37,2%, Modena 34,3%, Reggio Emilia 33,7%). Alle ore 19 era al 21,2% mentre alle ore 12 era la più alta d’Italia, con il 10,9%, oltre tre punti e mezzo più alto rispetto al dato nazionale del 7,4%. 

Ecco i dati per ogni quesito: 28,85% per il quesito 1 (Reintegro licenziamenti illegittimi, scheda verde); 28,85% per il numero 2 (Licenziamenti e limite indennità, scheda arancione); 28,86% per il numero 3 (Tutela contratti a termine, scheda grigia); 28,87% per il numero 4 (Responsabilità infortuni sul lavoro, scheda rosa); 28,86% per il quesito 5 (Cittadinanza italiana, scheda gialla). 

L’affluenza nella città di Bologna: primo quesito 37,28%; secondo quesito 37,24%; terzo quesito 37,24%; quarto quesito 37,28%; quinto quesito 37,34%. 

Il dato definitivo, invece, arriverà dopo le 15 di lunedì 9 giugno.

Navigando nella mappa qui sotto, è possibile consultare il dato dell’affluenza, oltre che a livello nazionale, anche nel dettaglio regionale, provinciale e comunale.  

Come si vota

All'elettore viene consegnata una scheda per ogni quesito. Il voto si esprime tracciando un segno: sul SI se si desidera che la norma sottoposta a referendum sia abrogata; sul NO se si desidera che la norma sottoposta a referendum resti in vigore. La consultazione è valida se si reca a votare il 50% + 1 degli aventi diritto al voto (quorum). In caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.

Cosa portare per votare

Per esercitare il diritto di voto, i cittadini dovranno recarsi presso il proprio seggio elettorale muniti di un documento di identità valido e della tessera elettorale personale (in originale, non in copia).

Chi è chiamato a votare in Emilia Romagna

Sono 330 i comuni dell’Emilia-Romagna chiamati a votare. Saranno 3.370.692 i cittadini che potranno recarsi alle urne nelle 9 province dell’Emilia Romagna e 12.707 quelli ammessi a votare fuori sede per motivi di lavoro, di studio o di cure mediche. 62 gli elettori residenti all’estero che hanno optato per il voto in Italia e 219.812 quelli residenti all’estero e temporaneamente all’estero che voteranno per corrispondenza.

Dove si vota: cerca il tuo seggio

Gli elettori devono votare nel proprio comune di residenza, nella sezione elettorale assegnata che è visibile sulla scheda elettorale. Se hai recentemente cambiato residenza, puoi rivolgerti all'Ufficio Elettorale comunale per ricevere assistenza.

Molti comuni offrono un servizio online che permette di individuare il proprio seggio inserendo il codice fiscale e il numero della tessera elettorale.

Clicca sulla città di appartenenza per trovare tutte le informazioni utili: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

I quesiti referendari

1) Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione. In pratica questo quesito, che prevede la scheda verde, propone l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti previsti dal contratto a tutele crescenti. Attualmente, nelle imprese con più di 15 dipendenti, un lavoratore licenziato illegittimamente non ha diritto al reintegro. L'abrogazione di questa parte permettere un reintegro dello stesso.

2) Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale. In pratica questo quesito, che prevede la scheda arancione, mira a rimuovere il limite all’indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese. Oggi, in caso di licenziamento illegittimo, il risarcimento non può superare le sei mensilità. La sua abrogazione parziale permette di superare le sei mensilità di indennità.

3) Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi. In pratica questo quesito, scheda grigia, propone di reintrodurre l’obbligo di causale per i contratti di lavoro inferiori a 12 mesi per garantire una maggiore tutela ai lavoratori precari.

4) Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione. 

Il quarto quesito, scheda rosa, è legato alla sicurezza sul lavoro e intende ampliare la responsabilità dell’azienda che commissiona un appalto. Oggi, questa responsabilità riguarda solo i rischi generici, mentre la proposta mira a includere anche i rischi specifici legati agli incidenti.

5) Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. Il quinto quesito, scheda gialla, riguarda la cittadinanza e propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia necessario per presentare la richiesta di cittadinanza.