
Il Governatore dell'Emilia-Romagna Michele de Pascale
Un Pd a due facce sulla campagna referendaria lanciata dalla Cgil sui temi del lavoro e della cittadinanza.
Da una parte la linea della segretaria nazionale Elly Schlein, che è stata netta sin da subito e di indirizzo per tutto il partito: "Supportiamo tutti i referendum, mi aspetto l’invito al voto. Daremo il nostro contributo, senza chiedere abiure a nessuno".
Dall’altra i riformisti, più prudenti. Ieri si è espresso anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, che il referendum sul Jobs Act non lo aveva firmato. De Pascale invita ad andare ai seggi ma dice anche che lui non voterà sì a tutti i quesiti. Che è un altro modo per dire che voterà no, oppure scheda bianca, sull’abolizione del Jobs Act. De Pascale passa dal condividere al "mille percento le battaglia per la cittadinanza e la sicurezza sul lavoro", a decisioni meno certe: "Sulle altre domande ci sto ragionando", confessa.
Questo perché, secondo de Pascale, con il referendum "sarà difficile produrre una normativa che funzioni, anche se non sono d’accordo con la legge attuale".
Il riferimento non può che essere al Jobs Act: "Non avendo grande fiducia nelle capacità del governo di legiferare in tal senso (ironizza, ndr), anche se per me non va bene la normativa attuale, non credo che dal referendum possa emergere una proposta condivisibile. Quindi non sono d’accordo sia sula normativa attuale, sia su quella che può scaturire dalla votazione. Per questo non credo che voterò sì a tutti i quesiti".
In ogni caso de Pascale riafferma il suo "rispetto per le posizioni di tutti" e invita nuovamente "ad andare a votare". Si aspettava un’argomentazione simile il segretario della Cgil Emilia-Romagna, Massimo Bussandri: "Come ribadito anche da de Pascale il punto più importante è invitare i cittadini al voto. Proveremo a dimostrare al presidente che è giusto votare ‘sì’ a tutti i quesiti. Chi si riconosce in un lavoro sicuro tenga conto del fatto che l’attuale Jobs act non fa che abbassare i diritti dei lavoratori".