REDAZIONE EMILIA ROMAGNA

Risultati in Emilia-Romagna: referendum senza quorum, la mappa

Affluenza in regione del 38%, il secondo dato più alto d’Italia. Come si sono espressi gli emiliano-romagnoli sui 5 referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza. Naviga nella mappa interattiva e scopri le percentuali di ‘sì’ e ‘no’, cerca il tuo Comune

Come hanno votato gli emiliano-romagnoli al referendum 2025: 5 i quesiti su lavoro e cittadinanza

Come hanno votato gli emiliano-romagnoli al referendum 2025: 5 i quesiti su lavoro e cittadinanza

Bologna, 9 giugno 2025 – Referendum abrogativi senza quorum: l’affluenza nazionale si ferma al 30,5% (per ottenere la validità avrebbe dovuto votare il 50% più 1 degli aventi diritto) e per questo motivo la maggioranza di sì espressi nella votazione dei 5 questi proposti non porterà a nulla. 

Come hanno votato gli emiliano-romagnoli al referendum? Ieri dalle 7 alle 23 e oggi, dalle 7 alle 15, sono stati chiamanti alle urne oltre 3 milioni di elettori in 330 Comuni della nostra regione per esprimere la propria preferenza sui 5 referendum abrogativi (che chiedono l’abrogazione totale o parziale di leggi in vigore) su lavoro (quattro) e cittadinanza (uno). 

Il quesito sulla scheda verde era sul contratto di lavoro a tutele crescenti e la disciplina dei licenziamenti illegittimi (articolo 18); il quesito sulla scheda arancione riguardava invece le piccole imprese, i licenziamenti e le relative indennità; il quesito sulla scheda grigia era legato ai contratti a termine. La responsabilità per gli infortuni connessi alle attività lavorative in appalto era il focus della scheda rosa. Infine, la scheda gialla era sul dimezzamento dei tempi per ottenere la cittadinanza, da 10 a 5 anni.

Affluenza e quorum

Mentre i dati nazionali sull’affluenza riportano un 30,5% complessivo, l'Emilia-Romagna raggiunge il 38% di partecipazione al voto, seconda in Italia dietro la Toscana dove ha partecipato al voto circa il 39% degli aventi diritto. 

Nello specifico, ecco le percentuali di voto: 38,09% per la scheda verde; 38,08% per quella arancione; 38,09% grigia; 38,11% rosa; 38,11% gialla.

Sono solo due i Comuni dell'Emilia-Romagna dove i votanti sono stati superiori al 50%: si tratta di Anzola Emilia, alle porte di Bologna (50,16%) e Fabbrico nella Bassa Reggiana, tradizionale campione di partecipazione alle urne, dove si è raggiunto il 52,86%.

Le province di Bologna e di Reggio Emilia sono quelle dove si è votato di più.

Sotto le Due Torri siamo sopra il 47%, ma nemmeno qui si raggiunge il quorum, per nessuno dei cinque quesiti.

Come si sono espressi i cittadini dell'Emilia-Romagna

Riguardo i risultati del voto in regione, ha vinto il sì (quindi a favore dell'abrogazione) in tutti i quesiti. Mentre in quelli sul lavoro il sì ha vinto con larga maggioranza, c'è stato più 'dibattito' sull'accorciamento degli anni per avere la cittadinanza italiana, dove il sì ha di poco superato il 60% (panorama che combacia con il voto nazionale).

Di seguito i dati:

1. Nel quesito 1 sul reintegro licenziamenti illegittimi (scheda verde) ha vinto il sì con l'88,08% contro l'11,92% di no.

2. Nel quesito 2 su licenziamenti e limite indennità (scheda arancione) ha vinto il sì con l'86,69% contro il 13,31% di no.

3. Nel quesito 3 su tutela contratti a termine ha vinto il sì con l'88,18% contro l'11,82% di no.

4. Nel quesito 4 su responsabilità infortuni sul lavoro (scheda rosa) ha vinto il sì con l'87,10% contro il 12,90% di no.

5. Nel quesito 5 sulla cittadinanza italiana (scheda gialla) ha vinto il sì col 64,32% contro il 35,68% di no.

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Le ragioni del sì e del no

Chi ha votato ‘’ ai 5 referendum ha scelto che le norme che i quesiti propongono di cancellare non abbiano più valore di legge. Chi ha votato ‘no’ ha scelto che le norme siano mantenute in vigore. 

Il voto dei fuori sede

Per la prima volta, con questi referendum, è stato ammesso il voto dei fuori sede. Hanno potuto votare in un Comune diverso da quello di residenza i cittadini maggiorenni che per motivi di studio, lavoro o cure mediche vi sono domiciliati da almeno 3 mesi e hanno presentato richiesta entro il 5 maggio. A Bologna, code ieri mattina davanti al seggio del liceo Sabin riservato a studenti e lavoratori che non hanno la residenza in città.

Chi ha promosso i referendum

I cinque quesiti del referendum sono stati promossi da un gruppo di forze politiche, sindacati e associazioni.

I quesiti sul lavoro sono sostenuti dal comitato per i referendum sul lavoro 2025, guidato da Maurizio Landini della Cgil.

Il comitato promotore del referendum sulla cittadinanza, invece, è formato da +Europa, Possibile, Partito Socialista Italiano, Radicali Italiani, Rifondazione Comunista e varie associazioni.