Prezzo benzina e gasolio, Bonaccini: "Basta speculazioni"

I carburanti sfondano la soglia di 2 euro al litro anche nelle rilevazioni settimanali ufficiali del Mite. Il Governatore dell'Emilia Romagna: "Qualcuno stia usando il tema della guerra per arricchirsi ancora di più: il Governo deve fare qualcosa"

Bonaccini e l'aumento del prezzo della benzina e del diesel: "Basta speculazioni"

Bonaccini e l'aumento del prezzo della benzina e del diesel: "Basta speculazioni"

Bologna, 15 marzo 2022 - Carburanti alle stelle:  i prezzi di benzina e gasolio sfondano la soglia di 2 euro al litro anche nelle rilevazioni settimanali ufficiali del Mite. La verde al self service è arrivata la scorsa settimana a 2,185 euro e il diesel a 2,154 euro al litro. Il record riguarda anche gli aumenti: in 7 giorni, infatti, il rialzo per la  benzina è stato di oltre 23 centesimi e per il diesel di 32,5 cent, battendo - secondo la rilevazione dell'Unione nazionale consumatori - il precedente rialzo del 12 dicembre 2011 quando salirono rispettivamente di 9,7 cent e 13,2 cent per via dell'entrata in vigore del Salva Italia di Monti che alzò le accise. 

Un segnale però, oggi, è arrivato da Eni che ha tagliato infatti di 5 centesimi i prezzi raccomandati di benzina e diesel.

Sul prezzo della benzina "c'è qualcuno che sta facendo il furbo", c'è "una speculazione che non ha ragion d'essere", e dunque Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, si augura che "il Governo e le autorità preposte intervengano. Ho l'impressione che qualcuno stia usando il tema della guerra per arricchirsi ancora di più". 

Il ministro Cingolani: "Gli aumenti? Una truffa colossale"

Nel caso, dunque, va fermato: si adottino interventi contro la "speculazione. Il caro benzina ha una incidenza diretta sul trasporto ed è un problema serio. Vedo che il Governo valuta di agire sulle accise. Come fare, lo vedranno loro, ma qualcosa facciano: non si può star fermi, è inevitabile" reagire a chi alza troppo i prezzi solo per sfruttare il momento. 

Di pari passo, dice Bonaccini, vada ad aiutare "chi è nella disperazione: famiglie, imprese e un po' anche gli enti locali" a causa del caro bollette. 

Benzina: la mossa Ue

I ministri delle Finanze dell'Ue sono "tutti d'accordo nel dire che un sostegno alle famiglie" e "alle imprese" davanti al caro carburanti "è necessario", ha detto il ministro francese Bruno Le Maire al termine dell'Ecofin. Per rispondere alla fiammata dei prezzi i ministri concordano sulla necessità di "sostegno a tutte le famiglie colpite" con "sconti sui prezzi alla pompa", ha spiegato il francese che guida la presidenza di turno Ue, indicando anche l'ok a "sostegni mirati per le imprese" più esposte con la "possibilità di aiuti di Stato", e all'"indipendenza energetica" per l'Ue da raggiungere "il più rapidamente possibile".

​La pandemia energetica

Bonaccini pensa al distretto della ceramica (quello modenese che realizza l'80% dei prodotti del settore, il 90% se si contano anche Imola e Faenza) dove il costo dell'energia vale un terzo dei fatturati. La richiesta di produzione qui "era più alta che negli ultimi anni, ma alcune aziende ceramiche si sono fermate perchè a tenere aperto, anche producendo più di prima, hanno costi che fanno perdere parecchio. Vuoi prendertela con quegli imprenditori? Fai fatica", dice Bonaccini pensando poi ai dipendenti in cassa integrazione, dunque con stipendio ridotto, bollette duplicate e carrello della spesa che costa di più (ma non c'è una crisi di disponibilità sugli scaffali, assicura il governatore). 

I problemi di questo particolare settore della ceramica "c'è qualcuno che non li capisce, anche al Governo, ma c'è qualcun altro che per fortuna capisce", annota il presidente Guai poi se la 'pandemia energetica' chiudesse quei luoghi di socialità appena aperti che tanto sono mancati durante la pandemia Covid, continua nella sua analisi Bonaccini, ospite ieri sera nel salotto di Patrizia Finucci Gallo a Bologna.

Gli enti locali dovranno spegnere "un po' di luci", le bollette per Case della saluta e ospedali in regione lieviteranno di 30-40 milioni. E allora Bonaccini rilancia al Governo e all'Europa l'appello per un Recovery plan sull'energia: "E' emergenza nell'emergenza. Così bene l'Europa ha fatto sulla pandemia, così bene deve fare su questo tema che è gigantesco". Così come va riorientato il Pnrr, aggiunge. Infine, è tempo che "il paese trovi il coraggio, assieme all'Europa, di prendere decisioni che per troppo tempo non abbiamo preso, che non abbiamo voluto o saputo prendere, o ritardato, e che ora si devono mettere in campo immediatamente sennò avremo una crisi sociale incontrollabile". 

Bonaccini pensa all'occasione mancata dei rigassificatori ed anche alle estrazioni di gas, ma incrementate, dove già ci sono le stazioni di estrazione. Mettersi in sicurezza sugli approvvigionamenti di energia significa "avere nel medio e lungo periodo la possibilità di fare la transizione ecologica", conclude il presidente.