Covid Emilia Romagna, con il tampone rapido via alla quarantena

Non sarà più necessario sottoporsi anche al test molecolare. "Recepita direttiva nazionale"

Bologna, 28 dicembre 2021 - Troppi contagi (il 29 dicembre si è toccato il record dall'inizio della pandemia con 4.134 nuovi casi), molti dei quali da Omicron, troppi contatti in quarantena, richiesta di tamponi molecolari che creano enormi file. E la regione Emilia Romagna, a un passo dalla zona gialla, risponde con una direttiva che dispone l'inizio della quarantena con la positività di un semplice tampone rapido. Senza più, quindi, la necessità di ripetere il test con la diagnosi molecolare (cosa che sta creando enormi code davanti ai centri Ausl). La stessa decisione è stata presa anche dalla Regione Toscana.

In Emilia Romagna basta il tampone rapido per l'inizio della quarantena
In Emilia Romagna basta il tampone rapido per l'inizio della quarantena

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"I test rapidi, in caso di risultato positivo, saranno sufficienti per l’indicazione diagnostica di un’infezione da Covid-19, anche senza una conferma con tampone molecolare", scrive infatti la Regione in una Circolare diretta alle strutture sanitarie, dove recepisce la direttiva del Ministero della Salute per far fronte all’attuale fase pandemica da Covid, in cui si registra un rilevante e rapido incremento dei casi anche a seguito della circolazione della variante Omicron che presenta caratteristiche di alta diffusibilità.

Una velocità di diffusione che comporta, tra l’altro, una maggiore difficoltà per i Dipartimenti di Sanità pubblica a effettuare tempestivamente i test molecolari per confermare le positività rilevate a seguito di test rapidi antigenici.

“La Circolare- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- permette di semplificare e accelerare la presa in carico dei casi positivi e dei contatti stretti, alleggerendo allo stesso tempo il lavoro dei Dipartimenti di Sanità pubblica, impegnati nella complessa gestione della campagna vaccinale e nel tracciamento”.

“L'elevato numero di nuovi casi positivi- continua - trova in questa nuova modalità uno strumento che assicurerà maggiore velocità di gestione, andando a incidere su tutti i provvedimenti legati alle azioni di sanità pubblica, dall'isolamento alle quarantene, avviando da subito l'iter e riducendo i tempi d'attesa per i cittadini che, fino a oggi, dovevano attendere l'esecuzione e il risultato del successivo tampone molecolare”.

In presenza di dati trasmessi alle Aziende Sanitarie dai soggetti autorizzati all’effettuazione di tale diagnostica rapida e dalle farmacie convenzionate, non sarà necessario confermare la diagnosi con test molecolare e si procederà direttamente da parte dei Dipartimenti di Sanità Pubblica alla presa in carico del caso.

Come definito dal Ministero, quindi, in questo contesto i test antigenici rapidi avranno un valore predittivo elevato e indicativo di una vera infezione, non richiedendo conferma con un tampone molecolare.

 

 

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