Turismo Appennino Emilia Romagna, l'assessore: "Lo sport lo fa volare"

Tour dell’ assessore Andrea Corsini : "Boom di bici elettriche e trekking. Stiamo lavorando per bonus 100% dedicato agli hotel"

I dati del turismo

I dati del turismo

Bologna, 23 giugno 2021 - Non solo mare. Nel carosello del turismo c’è anche l’Appennino che non sarà il parente povero, ma è sicuramente il cugino più sofferente dopo una stagione di sci interrotta verso la fine e una intera mai decollata grazie all’irruenza e all’emergenza del virus cinese. Per questo l’assessore al turismo della Regione, Andrea Corsini, uomo di mare e di spiagge con natali a Ravenna, si è messo in spalla lo zaino ed è andato di persona a vedere quali sono i nodi della montagna e per capire come offrire un aiuto alla macchina delle vacanze che riparte con l’Italia bianca. Assessore è stato convocato o ha deciso di persona? "Con l’estate che decolla ho pensato che fosse necessario un tour nelle principali località turistiche della montagna per incontrare amministratori pubblici, operatori turistici estivi e invernali, commercianti, albergatori e capire dove eravamo rimasti. E ho portato loro intanto buone notizie". Esponga la merce. "Ci saranno ulteriori risorse, in aggiunta quelle già decise, per gli impianti di risalita che sono stati fermi per tutto l’inverno, per maestri di sci e privati che gestiscono alberghi ed esercizi commerciali legati al turismo. A livello nazionale sono disponibili 800 milioni e 9 o 10 di questi li useremo per le località sciistiche". I luoghi del suo tour? "Sono stato a Cerreto laghi e Ventasso di Reggio Emilia, a Sestola per il Monte Cimone a Modena, a Lizzano e Corno alle Scale per Bologna. Poi andrò sull’Appennino parmense. In tutto ho avuto contatti con 17 comuni montani dei comprensori turistici". Cosa chiedono gli imprenditori di alta quota? "Non vogliono elemosine, ma chiedono di poter lavorare, di ottenere agevolazioni che possano farli ripartire. La richiesta unanime è di essere assistiti nella promozione nel marketing". Su cosa puntano per l’estate? "Dappertutto, Italia del nord compresa, è eplosa la passione per lo sport amatoriale all’aria aperta, come il trekking e il ciclismo su strada e con la mountain bike, l’equitazione di campagna, i parchi avventura, la riscoperta dei borghi antichi. Il turismo sportivo fa parte del presente e del futuro e gli operatori ci chiedono di sostenerli nell’organizzazione di eventi". La bici, solo moda o realtà da coltivare? "Dobbiamo, privati ed enti pubblicui, cavalcare l’onda dello sport all’aria aperta per tutti. Però l’emergenza Covid che ha spinto le persone a frequentare di più la montagna ha fatto scoprire in particolare la passione per le mountain bike e le bici elettriche a pedalata assistita". Ci sono investimenti che vanno incontro al boom ecologista - sportivo? "La nuova seggiovia che da Lizzano nel Bolognese porta a Lago Scaffaiolo, nata per lo sci con polemiche degli ambientalisti, è predisposta proprio per portare in quota le biciclette e le persone che d’estate amano il trekking. Ho parlato con titolari di centri che affittano bici a pedalata assistita: ricevono prenotazioni a raffica". Un percorso da non perdere? "Ce ne sono ovunque, ma la Via degli Dei che parte da Bologna e porta in Toscana sta facendo un boom di presenze. Percorsi da sogno si trovano anche sull’Appennino modenese, reggiano, parmense". Percorsi, aree attrezzate: è tutto a posto? "C’è ancora molto da fare. Ho consigliato a privati ed enti pubblici di investire sulla realizzazione di itinerari utilizzabili e nella manutenzione. La Regione può dare un aiuto concreto in presenza di progetti certificati. Ci sono fondi europei a disposizione che vanno utilizzati". Però in Appennino siamo rimasti indietro con la ricettività "Sì, in generale il livello qualitativo è insufficiente e quasi l’intero settore alberghiero è da riqualificare. Anche qui la Regione può dare una mano agli imprenditori virtuosi che investono. Alcuni, come a Sestola, hanno già fatto il salto di qualità con hotel dotati di giardino, terrazza, spa con piscina e sauna". Aiuti per gli albergatori? "Hanno già ottenuto l’esenzione della seconda rata dell’Imu, cosa che la Regione ha appoggiato. Proprio nell’ottica della riqualificazione ci stiamo confrontando con ministro del turismo, Massimo Garavaglia per aprire il bonus ristrutturazione del 110% anche agli hotel. Così ci sarà la possibilità di alzare la qualità". Un aspetto da valorizzare meglio? "L’enogastronomia. L’Appennino offre prodotti del territorio di grande qualità e specificità. Qui si mangia bene. Dobbiamo spiegarlo di più ai turisti". Marketing, punto dolente per la montagna. "E’ vero l’offerta dell’Appennino ha bisogno di migliorare. Gli imprenditori turistici devono puntare di più sul marketing, compreso l’on line, anche aggregandosi fra di loro con progetti di area. In Romagna, al mare, questo meccanismo funziona bene. E anche qui, in presenza di progetti l’Apt Emilia Romagna può dare assistenza". Però è scarsa e insufficiente la viabilità. Le strade inadeguate frenano il turismo. "Tutti ci hanno chiesto risorse per la manutenzione delle vie di accesso. La Regione mette a disposizione 10 milioni alle Province per sistemare le strade". Assessore, attenzione ha fatto molte promesse. "Le realizzeremo, l’Emilia Romagna è fatta di mare e di montagna. Un patrimonio unico".