Ucraina, un conto corrente dell'Emilia Romagna per i contributi

La Giunta regionale ha deciso di avviare una raccolta fondi rivolta ai cittadini dell’Emilia-Romagna per aiutare la popolazione ucraina colpita dalla guerra

Ucraina, civili in fuga

Ucraina, civili in fuga

Bologna, 1 marzo 2022 - Un numero di conto corrente per versare i contributi a favore del popolo ucraino. La Giunta regionale ha deciso di avviare una raccolta fondi rivolta ai cittadini dell’Emilia-Romagna. Chiunque potrà versare – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” - al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna. E’ lo stesso già utilizzato in passato per fronteggiare altre emergenze. I fondi raccolti verranno impiegati per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi della guerra in corso in Ucraina.

Il conto corrente era stato annunciato in precedenza anche dal governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, a margine della presentazione di un libro sui trent'anni de 'La Sangiovese', osteria di Santarcangelo e uno dei templi della cucina romagnola. La Regione, dunque, pensa anche ad altre misure di aiuto oltre a quella dell'accoglienza dei profughi, per cui "siamo ovviamente in contatto con la Protezione Civile nazionale e con il Governo, già in alcuni Comuni stanno cominciando ad arrivare profughi. Siamo in contatto con le Prefetture e siamo pronti a fare tutto quello che ci viene chiesto. Uscirà a breve anche un numero di conto corrente unico della Regione per chi voglia versare contributi".

"Ci sono arrivate, in queste ore - continua il presidente della Regione -, decine e decine di richieste per sapere dove versare contributi: c'è chi si fida della Regione in quanto tale. Stiamo coordinando un lavoro che è fatto di tanta società civile - osserva - l'associazionismo, gli stessi enti locale, la Chiesa. Realtà - prosegue Bonaccini - che raccolgono vestiario, alimenti. Siamo come sempre una terra che quando c'è bisogno di essere solidale non si è mai tirata indietro e mai lo farà. Anche questa volta - sottolinea il presidente regionale -: questo dramma che credevamo di non dover più vedere, le bombe su un Paese democratico, speriamo termini al più presto e nel contempo vogliamo accogliere, dare sostegno, dare una mano, dare protezione, e accoglienza a tutti quelli che ne hanno bisogno".

Ucraina, Regione in campo nell'accoglienza profughi

L’Emilia-Romagna, inoltre, è pronta a garantire l’accoglienza di profughi dall’Ucraina. Da un lato attraverso la rete nazionale dei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) che il Governo sta attivando nei territori, gestita dalle Prefetture (5mila posti Cas e 3mila Sai a livello nazionale) d’intesa con gli Enti Locali; dall’altro garantendo tutti i posti che dovessero rendersi necessari attraverso un proprio piano, definito dall’Agenzia regionale di Protezione civile. Inoltre, l’Emilia-Romagna ha già inviato al Dipartimento nazionale di Protezione civile l’elenco dei presidi sanitari richiesti, disponibili qualora richiesti.

Infine, in mattinata la Regione ha partecipato a una nuova riunione con la Protezione civile nazionale, con cui il contatto è costante, che gestirà la dichiarazione di stato d’emergenza con ordinanze attuative. Al momento sono circa 1.500 le persone ucraine arrivate in Italia, per lo più in proprio raggiungendo parenti o conoscenti presenti nel nostro Paese. L’obiettivo è ora mettere a punto la rete territoriale che servirà ad accogliere i profughi non appena verranno aperti canali di arrivo nei Paesi europei dei cittadini ucraini, Italia compresa.

Su indicazione del presidente Stefano Bonaccini, la Giunta regionale è operativa in ogni campo, in particolare con gli assessori Irene Priolo (Protezione civile) e Raffaele Donini (Politiche per la salute), insieme alla vicepresidente Elly Schlein, che ha la delega alle Relazioni internazionali e ai Rapporti con l’Europa, e al sottosegretario alla Presidenza, Davide Baruffi.

"La Compagnia di balletto di Kiev ospite in tournée in regione"

"Non appena possibile, ospiteremo la Compagnia di balletto dell’Opera di Kiev in Emilia-Romagna, per una tournée nei teatri della regione. Riteniamo che anche la cultura sia un modo importante per manifestare solidarietà e sostegno a un popolo”. Così l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, dopo i recenti contatti con la Sovrintendenza del teatro ucraino. “A partire da una notizia di stampa che dava la compagnia a Parigi, alla ricerca di solidarietà internazionale- spiega Felicori-, d’accordo col presidente Bonaccini e con la collaborazione della Fondazione della Danza di Reggio Emilia abbiamo raccolto la piena e appassionata disponibilità dei teatri dell’Emilia-Romagna ad ospitare anche subito una tournée della Compagnia di balletto dell’Opera di Kiev”.

Purtroppo, “quest’occasione concreta e immediata di incontro e sostegno è ora impossibile. La tournée a Parigi è stata annullata e la Compagnia è a Kiev. Il teatro è chiuso. La città, come è noto, è quasi accerchiata”. “Siamo dunque entrati in contatto con la Sovrintendenza del teatro ucraino, dichiarandoci pronti all’ospitalità non appena possibile. La Soprintendente ci ha ringraziato, sottolineando come sia per il teatro che per i singoli artisti questa solidarietà è fondamentale. Si è detta riconoscente anche per la inattesa rapidità di reazione della nostra proposta. L’augurio suo e di tutti noi- chiude Felicori- è che venga rapidamente il tempo per il ritorno della cultura”.