Vaccino antinfluenzale 2022 in Emilia Romagna: quando inizia la somministrazione

L'assessore Donini: "Si inizia a fine ottobre, organizzazione già collaudata". E lancia l'allarme sui sieri anti-Covid originari: "Non deve andare sprecata neanche una dose"

Bologna, 15 settembre 2022 - L'autunno è alle porte così come i virus influenzali e in regione non vogliono farsi trovare impreparati. A fine ottobre dovrebbe partire la campagna vaccinale contro l'influenza stagionale e coinvolgere, in particolare, per la somministrazione i medici di medicina generale. Ad anticiparlo è stato Raffaele Donini, assessore regionale alle politiche per la Salute, intervenuto a margine dell'inaugurazione della nuova Villa Bellombra a Bologna. "Pensiamo a fine ottobre di cominciare la vaccinazione antinfluenzale, che sarà su base territoriale, prevalentemente con i medici di medicina generale, rivolta alla popolazione target che sappiamo".

Influenza 2022 in Emilia Romagna: arriva il vaccino
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Influenza 2022: per chi è gratuito il vaccino

Il vaccino antinfluenzale, infatti, è come sempre gratuito per le categorie più fragili e per gli over 60, tutti gli altri possono vaccinarsi acquistando la dose in farmacia. Alla chiamata alla vaccinazione contro l'influenza in regione negli scorsi anni hanno risposto "più di un milione di persone, siamo arrivati anche a un 1,4 milioni di vaccinati. È un'organizzazione già collaudata", ricorda Donini. Sul banco anche il tema dei nuovi vaccini anti-Covid, ormai pronti per essere somministrati e che rischiano dii mandare in cantina quelli originari. 

Donini:"Nessun vaccino anti-Covid originario deve andare sprecato"

Proprio su questo tema Donini rassicura: "Nessun vaccino anti-Covid originario deve andare sprecato. In qualità di coordinatore nazionale della Commissione salute, ho condiviso la necessità di fare un confronto molto veloce con il governo, già lunedì prossimo, per capire alcune indicazioni precise - ha spiegato l'assessore -. Noi abbiamo ancora i vaccini originari, abbiamo adesso qualche disponibilità dei nuovi bivalenti, sappiamo che Aifa ha autorizzato gli altri che arriveranno a fine mese, quindi dobbiamo capire se il target della popolazione resta quello per tutti e cosa farne di quelli originari".

Per non sprecare i vaccini originari, nel caso non dovessero più essere utilizzati, Donini lancia una proposta: "Il governo penso che possa prendere in esame, attraverso le sue relazioni internazionali, di dotare quei Paesi che hanno una minore vaccinazione rispetto alla nostra. Teniamo conto che tutta la comunità scientifica finora considera comunque la vaccinazione, indipendentemente dal vaccino che si somministri, una forma molto protettiva rispetto all'evolversi della malattia grave. Per noi è la cosa principale, dobbiamo evitare che il Covid nella stagione autunnale e invernale colpisca in modo significativo la popolazione e sul quadro clinico comprometta le condizioni di salute".