Vaccino ai bambini in Emilia Romagna, domande e risposte dei pediatri

Le somministrazioni da giovedì 16 dicembre. I medici provano a sciogliere i dubbi più comuni dei genitori: dagli effetti collaterali alla sicurezza del farmaco

Bologna, 15 dicembre 2021 -  Perché vaccinare i bambini contro il Covid? I vaccini hanno effetti a lungo termine? Chi non si deve vaccinare? Chi invece ha la priorità?  Rispondono a queste e altre domande Federico Marchetti, direttore di Pediatria e Neonatologia di Ravenna e Silvia Cattani, pediatra di famiglia di Castelfranco Emilia nei brevi video realizzati dalla Regione Emilia-Romagna per rispondere ai dubbi più comuni dei genitori. Sì perché domani, giovedì 16 dicembre, iniziano le somministrazioni del vaccino anti Covid ai bambini di età compresa tra 5 e 11 anni in regione mentre le prenotazioni si sono aperte lo scorso lunedì. 

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Vaccino ai bambini: somministrazioni al via in Emilia Romagna
Vaccino ai bambini: somministrazioni al via in Emilia Romagna

Ai bambini viene somministrata una dose pediatrica di vaccino Pfizer, pari a un terzo rispetto a quella per gli adulti. 

"Gli emiliano-romagnoli hanno avuto da subito grande fiducia nel vaccino, e confidiamo che la abbiano anche per quanto riguarda i loro figli - afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini -. Siamo consapevoli però che quando si parla dei più piccoli le preoccupazioni sono sempre maggiori. E’ giusto quindi fugare ogni dubbio e lasciare la parola ai medici, a partire dai pediatri che più di ogni altro hanno un contatto diretto e costante con i bambini e i genitori, e che proprio per il ruolo fiduciario che rivestono possono essere determinanti nella scelta. Vaccinarsi è un bene, anche per i più piccoli, ma è importante continuare a informare e a spiegare per allontanare le paure e convincere gli indecisi".

Perché vaccinare i bambini?

Dott. Federico Marchetti: "Anche i bimbi rischiano il ricovero o la terapia intensiva. Esistono complicanze specifiche, come la malattia infiammatoria sistemica, un malattia curabile ma molto dolorosa per i degenti. Ci sono poi, sul lungo periodo, i problemi del "long covid" anche per i più piccini: ovvero - a distanza dall'infezione - problemi emotivi, difficoltà di concentrazione e di interazione. Non vanno ignorate neanche le complicanze legate allo stato emotivo dei bambini".

Posso stare sicura/sicuro?

Dott. Federico Marchetti: "Il vaccino in questa fascia di età è straordinariamente sicuro. Ha un'efficacia molto alta: nel 90% dei casi previene i sintomi e nella totalità dei casi è in grado prevenire le complicanze legate al Covid-19. Gli effetti collaterali sono minimali e di breve durata: febbre, stanchezza, dolore dove è stato somministrato il vaccino. Falso anche il mito della miocardite, la quale riguarda il virus e non il vaccino. Dove è già partito il programma vaccinale 5-11 anni (Stati Uniti e Israele) non si sono ancora riscontrate miocarditi. Facendo un bilancio rischio benefici, è bene sapere che l'infezione da Covid ha un rischio 30 volte maggiore di interessare il cuore.

Dott.ssa Silvia Cattani: "Il vaccino anti Sars-CoV-2 è stato autorizzato dai trial che ne hanno valutato il profilo di sicurezza: le prove sono state superate. In questo momento ci sono oltre 4 milioni di bambini già vaccinati negli Usa e quasi 100mila in Israele. Anche nella fase di farmaco vigilanza, che duererà diversi anni, non sono stati segnalati eventi avversi importanti, ma solo gli effetti collaterali lievi comuni a tutte le vaccinazioni. Così come gli altri vaccini somministrati durante l'infanzia, è studiato per far lavorare il sistema immunitario in sicurezza". 

Chi non vaccinare?

Dott. Federico Marchetti: "Non esistono controindicazioni specifiche alla vaccinazione. La priorità alla somministrazione va data ai bambini con patologie croniche, perché a maggior rischio rispetto agli altri. Esiste solo una condizione che è quella dell'anafilassi, che non è allergia ma una malattia rara che si verifica nel bambino. Tuttavia, anche in questo caso non esiste un controindicazione vera e propria, ma è necessaria una vigilanza attiva che va fatta negli hub vaccinali". 

Chi vaccinare con priorità?

Dott.ssa Silvia Cattani: "Sono da vaccinare per primi i bambini più fragili, che a causa di una malattia cronica rischiano l'ospedalizzazione o la terapia intensiva. Ci si riferisce a bambini con immunodepressione (congenita o provocata da farmaci), con patologie neoplastiche, con malattie cardiache importanti, con malattie croniche respiratorie, con dismetabolismi gravi (diabete malcontrollato, obesità ecc..), patologie neurologiche o neuromuscolari croniche"

I vaccini possono avere effetti a lungo termine?

Dott. Marchetti: "Non esistono controindicazioni specifiche alla vaccinazione. E non è assolutamente vero che i vaccini modifichino il patrimonio genetico, ma stimolano semplicemente la produzione di anticorpi". 

Un messaggio per i genitori 

Dott. Marchetti: "Il bambino deve poter vivere con dignità la propria esistenza. La dignità in questa fascia di età significa non avere privazioni. Vaccinarli ora significa poter tornare a scuola e a vivere la socialità. Il vaccino in questo periodo è un regalo e bisogna andare a farlo con gioia. Con il vaccino si salvano vite e si torna piano piano al legittimo diritto di andare a scuola". 

Dott.ssa Cattani: "Non è il momento di aspettare. Il virus sta tornando a circolare in maniera importante nella fascia dei bambini dell'età scolare. È il momento di bloccarne la trasmissione. Il vaccino è sicuro, ha superato i trial per l'autorizzazione sull'efficacia e la sicurezza. Ai bimbi dico di non avere paura".