Vaccino Covid, la terza dose nelle case di risposo è solo al 20% in Emilia Romagna

A più di 150mila persone in regione è stata somministrata ma sugli oltre 30mila anziani residenti in Rsa solo 6.500 (il 20%) ha ricevuto l'ultima dose: è allarme

Vaccino terza dose: il grafico con i dati nelle Rsa in Emilia Romagna

Vaccino terza dose: il grafico con i dati nelle Rsa in Emilia Romagna

Bologna, 3 novembre 2021 - L'Emilia Romagna corre: più di 150mila persone hanno già fatto la terza dose di vaccino anti Covid. La media è superiore a quella nazionale. In questa corsa, ci stiamo però dimenticando per strada i nostri vecchietti e ci riferiamo non quelli che vivono in casa, ma gli ospiti delle case di riposo. A ieri, ci dice la Regione, sulle oltre 30mila persone residenti in queste strutture, ne sono stati vaccinate circa 6.500, poco più del 20%. E' un problema, c'è un problema.

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Tenete conto che la stragrande maggioranza di questi anziani è stata immunizzata con la seconda dose all'inizio del 2020, anche a fine gennaio. In fondo la priorità dell'epoca era: personale sanitario e case di riposo. Non fu una scelta casuale: pensate che nel 2020, l'anno pandemico pre vaccino, sui 7.738 morti per Covid dell'Emilia Romagna, ben 2.592 arrivavano dalle Rsa.  Più del 33%: fu una vera strage negli ospizi.

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E adesso? Adesso si è detto, dal governo e dalla Regione, che dal 20 settembre si dovevano cominciare a vaccinare con le terze dosi le persone fragili, i trapiantati, gli over 80 e il personale sanitario. Ogni Ausl ha fatto a suo piacimento, ma ora i conti non tornano.  Con gli over 80 che vivono a casa viaggiamo spediti (quasi 100mila dosi), ma molti di loro sono stati vaccinati (seconda dose)ad aprile o addirittura maggio. Gli ospiti delle case di riposo, invece, sono senza 'antidoto' al Covid da otto, nove mesi, così come gli operatori sanitari. Troppo, se è vero che da settimane gli esperti ci dicono che a distanza di sei mesi dalla puntura la protezione purtroppo cala, a volte precipita. La Romagna è l'area che ha fatto di più, Ferrara ha vaccinato circa il 10% dei nonni delle case di riposo, Modena la metà. Reggio Emilia è l'esempio del paradosso: è sì una delle province che viaggio col maggior numero di terze dosi, ma ha vaccinato 0 (zero) anziani delle Rsa. Cominciano domani, almeno così dicono.

Non ci vuole un virologo per  capire che se si sviluppa un focolaio in una struttura per anziani, la tragedia è dietro l'angolo: e da settembre ad oggi di focolai se ne sono registrati una sessantina. I decessi ufficiali segnalati dalla Regione nelle Rsa sono 26, sui 241 morti di questi due mesi abbondanti. Nove vittime a Bagancavallo, almeno 5 nel Cesenate, non è da escludere che dal conto manchino anche altre unità. Conclusioni: abbiamo iniziato le prenotazioni per la terza dose degli over 60, Roma ci dice che entro fine anno dobbiamo fare anche i 50enni e va tutto bene. Nel frattempo, però, vogliamo vaccinare, in frettissima, le migliaia di anziani e gli operatori sanitari (possibili portatori fra l'altro del virus nelle strutture) che in queste settimane rischiano davvero tanto?