Vaiolo scimmie in Emilia Romagna, tre casi collegati tra loro a Piacenza

Uno dei tre pazienti è ricoverato in ospedale, per motivi precauzionali, mentre gli altri due sono a casa in isolamento fiduciario

Piacenza, 6 giugno 2022 - Tre casi di vaiolo delle scimmie a Piacenza: sono confermati e tutti collegati tra loro, come spiega l'azienda la Usl. Ora quindi i casi individuati finora in Emilia Romagna salgono a 5

Uno dei tre pazienti è ricoverato in ospedale, per motivi precauzionali, mentre le altre due sono a casa in isolamento fiduciario fino alla guarigione. Il dipartimento di Sanità pubblica ha svolto la prevista indagine epidemiologica, che non ha rilevato altri possibili contatti a rischio e sta effettuando la sorveglianza sanitaria per verificare il rispetto dello stato di isolamento.

Vaiolo delle scimmie (foto Ansa)
Vaiolo delle scimmie (foto Ansa)

Un caso a Modena tre giorni fa: un 21enne

Il 21enne era tornato da un viaggio dalle isole Canarie due settimane fa; con ogni probabilità è lì che è stato contagiato. Il giovane è stato sottoposto al tampone previsto in questi casi (si analizza un campione del liquido contenuto in una vescicola).

​Il primo caso a Bologna il 25 maggio

 Il primo caso di Monkeypox in Emilia Romagna era stato individuatoa Bologna lo scorso 25 maggio, quando un cittadino cileno di 35 anni era andato al Pronto soccorso del Sant’Orsola.

Vaiolo delle scimmie che cos'è

La malattia virale non è nuova, conosciuta da oltre 60 anni e diffusa soprattutto nell'Africa centrale e occidentale, ma riguarda gli animali selvatici e solo occasionalmente infetta gli umani. Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale causata dal Poxvirus che colpisce prevalentemente questi e altri animali selvatici, solo talvolta passa all'uomo. Generalmente non è pericolosa, ma in alcuni casi il tasso di mortalità è significativo: per la famiglia dell'Africa occidentale è di circa l'1%, mentre per quella del bacino del Congo può arrivare fino al 10%. 

Come avviene il contagio

Le infezioni avvengono prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio; quindi, l'aumento di viaggi può essere una possibile causa dell'incremento. Il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni, con i fluidi corporei, tramite goccioline e con gli indumenti contaminati.

Incubazione

Il periodo di incubazione è generalmente compreso tra 5 e i 21 giorni. I fattori di rischio conosciuti sono il contatto con animali attraverso la caccia e il consumo di selvaggina.