Emilia Romagna: visite ai parenti in ospedale da metà giugno

L’assessore Donini: "Presto le linee guida". Esulta Valentina Castaldini (Forza Italia) che aveva presentato un’interrogazione: "Ricevute tante segnalazioni di persone in difficoltà". Lisei (Fd’I): "Un piano di smaltimento ferie per il personale sanitario"

Da giugno tornano possibili le visite in ospedale

Da giugno tornano possibili le visite in ospedale

Bologna, 28 maggio 2021 - La lunga attesa è finita: da metà giugno in Emilia-Romagna i familiari potranno di nuovo andare in ospedale a trovare i loro cari con meno restrizioni "a patto che i visitatori siano soggetti a basso rischio" come spiega la Regione. Ad annunciare che entro il 15 giugno la Giunta erogherà le nuove linee guida per le visite nei nosocomi, è stato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo a un’interrogazione della consigliera di Forza Italia, Valentina Castaldini, che ha chiesto di rendere agevole l’ingresso in ospedale a chi assiste i degenti.

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"Finalmente una donna incinta non partorirà più da sola e le madri potranno chiedere il cambio nell’assistenza ai figli ricoverati" esulta Castaldini dopo la risposta di Donini. E sottolinea: "In questo anno e mezzo abbiamo ricevuto molte segnalazioni di persone in difficoltà, casi di mamme che hanno partorito senza nessun familiare vicino e donne che assistono i figli in degenze lunghe prive di aiuti e senza neanche il tempo di farsi una doccia perché non possono essere sostituite, essendo le uniche a cui è permesso l’accesso in ospedale". "In più – aggiunge – le associazioni di volontariato, ad esempio quelle che aiutano i genitori di bimbi prematuri o i malati oncologici, non hanno avuto la possibilità di entrare in tutti gli ospedali". "La presenza dei familiari, inoltre – fa notare – sgraverebbe anche il personale sanitario, duramente provato dalla pandemia, da alcuni compiti di cura dei pazienti".

A seguito dell’avanzamento della campagna vaccinale e della prossima introduzione del ‘green pass’ – ha assicurato l’assessore Donini – saranno "ridefinite le modalità di accesso a visitatori, parenti e caregiver negli ospedali, per consentire ai soggetti a basso rischio di accedere con modalità agevolate". Questa attività di revisione delle linee guida – ha annunciato – "è in corso e verrà presentata alle Ausl perché sia resa operativa entro la metà di giugno, quindi entro 15 giorni".

"Siamo in ritardo sui tempi – critica tuttavia Castaldini – questa situazione era prevedibile e ci si poteva far trovare già pronti ma, in un momento come questo – concede –, bisogna raccogliere le migliori idee possibili e non vedere da dove arrivano". "Vigileremo sui tempi e vogliamo leggere un atto scritto e concreto a riguardo" avverte però la capogruppo azzurra.

A ritenere che "si tratta di una misura comunque tardiva" anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Marco Lisei. "Ora speriamo che davvero arrivino entro 15 giorni le linee operative – aggiunge –. Il green pass, poi, deve funzionare in modo puntuale per le visite in ospedale. Se si attiva per i turisti, a maggior ragione deve poter essere utilizzato dai familiari dei malati". Lisei porta poi l’attenzione su un altro problema, esposto anche in Assemblea legislativa. "Bisogna dare respiro al personale sanitario, soprattutto in questa fase – sottolinea –, e garantirgli di poter godere di ferie e permessi". Il meloniano segnala "accumuli significativi di ferie arretrate, come denunciato anche dalla Fials (Federazione italiana autonoma lavoratori sanità) con riferimento agli operatori sanitari del Rizzoli, in una lettera alla dirigenza in cui ha rappresentato la difficoltà di smaltire ferie, straordinari e permessi non goduti, anche perché dovranno ovviamente essere scaglionate". "La situazione è problematica in tutti gli ospedali – avverte – e dobbiamo stare molto attenti alla salute dei nostri operatori a cui il recupero fisico e psicologico ora è dovuto".

L’assessore Donini, dal canto suo, ha assicurato che la Regione "sensibilizzerà le aziende sanitarie" sulle "doverose e meritate ferie" degli operatori" che "dall’inizio della pandemia, sono stati chiamati a enormi sacrifici".