Ecco chi sono i talebani, spietati e fanatici: hanno combattuto i russi e poi l'Occidente

Una etnia di guerrieri, ma la nuova generazione si presenta come moderata

I Talebani sono un movimento nato nei primi anni '90 nelle scuole islamiche del Pakistan

I Talebani sono un movimento nato nei primi anni '90 nelle scuole islamiche del Pakistan

Kabul, 18 agosto 2021 - Sono caratterizzati da un fanatico senso di appartenenza, hanno un' idea della società teologicamente totalizzante e sovrappongono come due fogli uno sopra l'altro la legge coranica, la Sharia, e la vita della collettività. E i più giovani aggiungono motivazioni che stanno a metà tra la vendetta verso tutto ciò che è occidentale e il senso di avventura. Ecco chi sono i Taliban che in questi giorni occupano tutto lo spazio dei media dopo aver ripreso il controllo dell'Afghanistan. Kabul addio, sono loro e sono tornati dopo due decenni di presenza americana e occidentale. E come succede  nella complicata società asiatica l'anima di questa etnia di guerrieri animati da fanatismo religioso conserva più sfaccettature, una galassia che presenta forti diversità di vedute, interessi e visione religiosa. I nuovi Talebani, dopo vent'anni di guerra alla Coalizione, hanno una parte più moderata che tratta il futuro dell'Afghanistan e promette  improbabili aperture alla società, donne comprese, e una parte più militante reclutata nelle aree rurali che uccide per strada e non contempla la mediazione.

Diritti alle donne? C'è la sharia / Video - La Gran Bretagna non esclude di riconoscere il governo talebano - L'Onu ai Talebani: "Mantenete promesse su diritti umani" (video) La parola Talebano in lingua pashtun significa studente o ricercatore. Il movimento, nato nei primi anni '90 nelle scuole islamiche in Pakistan, ha condotto per decenni una campagna terroristico-militare contro la democratica Repubblica Islamica dell'Afghanistan. Secondo le stime della Nato, i Talebani hanno attualmente circa 85.000 combattenti, gli stessi che hanno preso possesso del Paese senza trovare praticamente resistenza da parte dell'inutile esercito afghano che si è liquefatto nonostante sia stato armato e addestrato dalla coalizione occidentale. La ragazza del video virale, appello al mondo: "Non lasciatevi affascinare dai talebani" - Il corpo di un rifugiato trovato nel carrello di un C-17 - Le foto simbolo della fuga da Kabul Secondo esperti e analisti, i Talebani sono finanziati dall'Arabia Saudita e forse dal Qatar. Il loro obiettivo è una forma di Islam sunnita con una rigida applicazione della Sharia, la legge islamica che prevede, fra le altre cose la sottomissione rigida delle donne costrette a portare il burqa. Questo include esecuzioni pubbliche e praticamente nessun diritto per le donne, appunto, a cui non è permesso lavorare. Il pensiero politico dei Taliban non contempla elezioni così come le conosce il resto del mondo e strutture democratiche. Gli afghani che hanno lavorato per ambasciate, eserciti e media occidentali sono considerati traditori dai talebani e temono per la loro vita, anche se il volto più morbido dei 'conquistatori' promette di non fare rappresaglie. Oggi il capo spirituale e oggettivo del movimento è il mullah Abdul Ghani Baradar, 53 anni, già vice del mullah Omar che lo indicò come suo delfino nel 2003. Alla fine del Novecento i Taliban di Omar venivano reclutati quasi esclusivamente nelle madrasse, le scuole coraniche da cui uscivano appunto gli studenti guerriglieri, e tra i contadini Pashtum. Una spietata collettività guidata e armata dal Pakistan, che da sempre gioca un ruolo ambiguo anche nei rapporti con l'Occidente.

Chi sono i leader dei talebani e la loro storia Nell'Afghanistan dilaniato da confronti tribali divennero fin da subito un movimento politico militare nella guerra che opponeva i Pashtum alle minoranze uzbeke, tagiki, hazara. Ma tra il 1974 e il 1989 furono anche avversari delle truppe sovietiche fino a che queste non lasciarono il Paese. Appena preso il potere vietarono cinema, musica, televisione, donne sottoposte a una sottomissione totale. Questo fu il buongiorno. Il 1996 è l'anno della prima marcia trionfale dei Taliban su Kabul dopo essersi impradroniti di Kandahar, altra città simbolo. Si fecero largo nel caos tribale, piegarono il Paese con metodi militari e offrirono alla popolazione, pur applicando la legge coranica radicale, sicurezza. Così hanno mantenuto saldamente il potere con una mano sul Corano e una sul Kalashnikov fino al 2001 quando gli Stati Uniti dopo l'11 settembre entrarono nel Paese per azzerare i santuari terroristici di Al Qaeda, protetti e spalleggiati dai Talebani, dove vennero ideati e da dove partirono i raid delle Torri gemelle. Anche dopo questa data simbolo i Taliban hanno continuato ad offrire supporto e copertura a Osama Bin Laden, fino alla sua morte. Mai vinti del tutto, si rifugiarono sulle montagne, nelle zone rurali, nel deserti rocciosi, hanno combattuto per vent'anni contro una Coalizione che non ha mai spinto fino in fondo sull'acceleratore per cancellarli. E così nel 2018 l'ala più moderata ha cominciato a  trattare direttamente con Washington, mentre l'ala militarista continuava a prepararsi a ciò a cui assistiamo ora: la conquista del Paese. Oggi è nebbia fitta sull'Afghanistan.

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