Giovedì 18 Aprile 2024

Bielorussia, muore il ministro degli Esteri. "Lukashenko nel mirino dello zar"

Un centro studi Usa rivela il piano del Cremlino (con attentato) per un cambio di potere a Minsk Poi la strana fine del candidato alla successione del presidente, da sempre alleato di Mosca

Roma, 27 novembre 2022 - Il presidente russo, Vladimir Putin è sempre più in difficoltà dentro e fuori il Paese. La guerra va male. Mosca per tanti Paesi dell’ex blocco sovietico, non è più il riferimento indiscusso di un tempo. Gli resta solo un alleato di quella galassia ed è il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko. Il problema è che anche l’uomo forte di Minsk negli ultimi tempi ha iniziato a mostrare minore allineamento. La Bielorussia ha fornito armi alla Russia, ma in proporzione minore rispetto a quello che il Cremlino si aspettava. E, visto che Lukashenko, nel 2020, è riuscito a mantenere il suo potere solo grazie all’intervento di Putin, lo ‘zar’ ha iniziato a fargli capire che tutto questo ha un prezzo, soprattutto dopo il vertice della Csto, la ‘Nato russa’ che si è tenuto a Erevan a inizio settimana e durante il quale Armenia e Kazakhstan hanno fatto capire che nel prossimo futuro potrebbero lasciare l’Organizzazione per il trattato di sicurezza collettiva.

Vladimir Putin, 70 anni, e Alexandr Lukashenko, 68
Vladimir Putin, 70 anni, e Alexandr Lukashenko, 68

Stando ad alcune fonti vicine all’esercito, sembra che Lukashenko, scherzando abbia rassicurato Putin, affermando che la Bielorussia sarà l’ultimo stato a giocare questo tiro mancino. Il presidente russo, si sa, difetta di senso dell’umorismo e ha preso le parole del leader bielorusso come la dimostrazione che i suoi timori erano fondati. Il problema è che, adesso, il più preoccupato di tutti è proprio Lukashenko.

Nelle ultime ore , si sono verificati due fatti che, letti in sequenza, sono abbastanza inquietanti e interpretabili come avvertimenti. Ieri in tarda mattinata è arrivata la notizia che il ministro degli esteri, Vladimir Makei, è morto. Avena appena 64 anni e appena due giorni fa aveva incontrato il nunzio apostolico a Minsk, apparendo in ottima salute. La notizia del suo improvviso decesso è stata riportata dall’agenzia di Stato bielorussa Belta, che però non ne ha specificato le cause, dando così luogo a diverse ipotesi, fra cui quella possa essere stato avvelenato.

Domani , Makei avrebbe dovuto incontrare il ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov, con il quale doveva parlare proprio delle richieste da parte di Mosca di un maggiore impegno militare in Ucraina. Più o meno nelle stesse ore, è stato diffuso un report del centro studi americano Robert Lansing Institute, secondo il quale il presidente bielorusso sarebbe in pericolo di vita. Putin avrebbe infatti dato mandato la Gru, il controspionaggio russo, di organizzare un attentato contro Lukashenko. Secondo la ricostruzione, in quel caso, il leader bielorusso avrebbe due alternative: o scendere in guerra contro l’Ucraina oppure morire. In questo secondo caso, il potere a Minsk verrebbe assunto da Stanislav Zas, generale, a capo del Csto, ma soprattutto fedelissimo al Cremlino e legato al Gru a doppio filo.

Insomma , Lukashenko sembrerebbe in un angolo. Se fornisce truppe alla Russia, rischia di non riuscire a controllare la resistenza interna. Se dovesse non fornirle rischia di finire ancora peggio. Segno che chiunque si lega troppo a Putin, rimane senza uscita.