Strage scuola Texas: 19 bambini morti, due maestre uccise. Le ultime notizie

Il killer ha sparato alla nonna prima del massacro. Biden: mi opporrò alla lobby delle armi. Il governatore del Texas e quella legge sulle pistole facili

Roma, 25 maggio 2022 - Un orrore senza confini, nè spiegazioni, corre in Texas. La strage nella scuola di Uvalde, vicino alla frontiera con il Messico, assume con il passare delle ore contorni sempre più tragici. Il bilancio è pesantissimo e parla di 19 bambini morti e tre adulti uccisi. Sono due insegnanti e il killer, abbattuto dalla polizia. Ventidue le vittime in totale. Un massacro, a due giorni dalla fine delle lezioni. A sparare nel campus della Robb Elementary School è stato un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos. Ha parcheggiato l'auto, ha raggiunto il campus con indosso un giubbotto antiproiettile, è entrato in una classe e ha aperto il fuoco, facendo una carneficina. "Sparava a chiunque e a qualsiasi cosa si trovasse davanti - raccontano i testimoni ai media americani - Appena entrato nell'edificio ha iniziato a sparare a bambini, insegnanti e chiunque fosse sulla sua strada". Tra i feriti si contano due agenti di polizia che non sono gravi. Resta in condizioni critiche la nonna di Salvador Ramos, colpita alla testa prima che si consumasse la strage. La donna aveva capito le intenzioni del nipote ed era riuscita a uscire di casa e a chiedere aiuto.

Strage Texas, la tremenda fine della piccola Amerie Jo. "Morta per cercare aiuto"

Sommario

 

Strage Texas, i familiari all'esterno della scuola (foto Ansa)

Identificate le prime vittime

Emergono i primi nomi delle vittime della strage di Uvalde. Uziyah Garcia aveva 8 anni: è stato identificato dalla sua famiglia come uno dei bambini uccisi nell'attentato a fuoco. Uguale e altrettanto ingiusto destino per Xavier Lopez, 10 anni. Era un alunno di 4a elementare alla Robb Elementary. La sua famiglia conferma che è morto nella sparatoria secondo KSAT, l'emittente locale della ABC. Qui le storie e i volti delle vittime della paratoria in Texas.

Biden

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, di rientro dall'Asia, ha chiesto in un discorso alla nazione quando il suo Paese si opporrà alla lobby delle armi. Per dare la misura di come l'America sia sotto choc Biden ha sottolineato di essere "stanco di tutto questo. Dobbiamo agire, dobbiamo trasformare il dolore in azione. E non ditemi che non possiamo fermare i massacri". Perché - ha continuato - vogliamo rassegnarci ai massacri? Perché continuiamo a lasciare che questo succeda". È una domanda a cui lo stesso presidente sembra non avere una risposta. Ma ora Biden ha ribadito che chiederà al Congresso di agire, e di mettere un freno alla circolazione delle armi. "Dobbiamo contrastare - ha ribadito - la lobby delle armi". Annunciando di aver ordinato che le bandiere degli Stati Uniti "sventolino a mezz'asta"- A scendere in campo la vicepresidente Kamala Harris. "Quando è troppo è troppo", dice, chiedendo "un'azione" per regolamentare le armi". E aggiunge: "I nostri cuori continuano a essere spezzati", riferendosi alle sparatorie nelle scuole negli Stati Uniti. "Dobbiamo trovare il coraggio di agire", conclude. 

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Il governatore del Texas

In Texas, nei mesi scorsi il governatore repubblicano - di area trumpiana - Gregg Abbott ha firmato leggi che rendono più facile l'acquisto ed il possesso di armi. È in sedia rotella da quando aveva 26 anni, dopo che una quercia l'ha travolto mentre faceva jogging. In queste ore rimbalza un Twitter scritto dal governatore nel 2015: "Sono imbarazzato. Il Texas è solo al secondo posto per gli acquisti di nuove armi dietro alla California. Texani aumentiamo la velocità", le sue parole sette anni fa. Abbott dovrebbe presenziare venerdì a Houston nell'ambito dll'assemblea annuale della National Rifle Association, la potente lobby delle armi americana.

I precedenti

Ventiré sparatorie nelle scuole negli ultimi 10 anni negli Stati Uniti. Una lunga scia di sangue che parte da Columbine, Colorado, 20 aprile 1999. Dove 2 studenti della Columbine High School, di 17 e 18 anni, armati fino ai denti, hanno ucciso 12 compagni di classe e un insegnante in pochi minuti prima di suicidarsi nella biblioteca. Il bilancio delle vittime sarebbe stato ancora piu' alto se fossero riusciti a far esplodere le loro bombe artigianali. Passa per la Virginia, 16 aprile 2007; il Connecticut, 14 dicembre 2012; l' Oregon, 1 ottobre 2015; Texas, 18 maggio 2018 e arriva in California, 14 novembre 2019 e Michigan, 30 novembre 2021, solo per citarne alcune. Esattamente 10 anni dopo quel 14 dicembre 2012, quando poco dopo le 9.35 del mattino, la scuola elementare Sandy Hook di Newton, Connecticut, è teatro di quella che a tutt'oggi resta la strage con il piu' alto numero di persone uccise in una scuola elementare americana, e la quarta più tragica in assoluto negli Stati Uniti.