Guerra in Ucraina: cosa succede se la Russia chiude il gas all'Europa

In caso di invasione, il Cremlino potrebbe bloccare le forniture in risposta alle sanzioni europee. L'America ha un piano B per sostenere la Ue

Un operaio della Gazprom al lavoro

Un operaio della Gazprom al lavoro

Roma, 26 gennaio 2022. I venti di guerra soffiano dall’Est. Se la Russia dovesse invadere l’Ucraina, cosa succederebbe alle forniture di gas europee? È abbastanza facile capire perché la Ue sia molto preoccupata da un’eventuale escalation militare, visto che attraverso i condotti che viaggiano sotto il suolo ucraino arriva il combustibile che scalda centinaia di milioni di case e permette ad altrettante aziende di lavorare. Come se non bastasse, il braccio di ferro tra Russia e Usa ha fatto tornare a salire il prezzo del gas, che aveva iniziato una lenta discesa, dopo essere schizzato alle stelle verso la fine del 2021, con aumenti fino al 500% rispetto all’anno precedente.

Perché il gas russo è così importante per la Ue?

La Russia fornisce un terzo dell’intero fabbisogno di gas naturale (450 miliardi di metri cubi, di cui 75 per l’Italia) all’Europa ogni anno. L’importanza di questa fornitura è cresciuta negli ultimi anni, visto che molti Paesi (come la Germania) hanno deciso di abbandonare carbone e nucleare. E le fonti rinnovabili, purtroppo, non riescano a soddisfare l’enorme domanda di energia.

Cosa potrebbe succedere se l’Ucraina venisse invasa?

Un terzo del gaso russo che arriva in Europa passa attraverso l’Ucraina. Il Cremlino potrebbe decidere di interrompere queste forniture come ritorsione nei confronti della Ue, nel caso in cui Bruxelles dovesse sanzionare la Russia a seguito dell’invasione. “Se dovessimo tagliare fuori Mosca dai mercati – ha fatto notare Helima Croft della Rbc Capital Markets al New York Times – Putin colpirebbe dove fa più male: l’energia”. Anche per questo motivo gli Stati Uniti stanno studiando una fornitura speciale per il Vecchio Continente. L’amministrazione Biden ha già contattato diverse società energetiche internazionali per studiare un piano B.

Putin è davvero pronto a bloccare il gas?

Gli analisti sono combattuti. Se l’Europa è dipendente dal gas russo, è altrettanto vero che per la Russia siamo una fonte insostituibile di profitti. Secondo gli esperti, il Cremlino sta danzando sul filo: vuole dimostrarsi un fornitore attendibile, ma allo stesso tempo vuole ricordare all’Europa quanto sia importante il gas russo.

L’Europa può fare fronte a un blocco completo?

Molto dipenderà dal clima. Se l’inverno continuerà a essere particolarmente clemente, potrebbero bastare i rifornimenti di gas naturale liquido che arrivano via cargo (e che sono spinti dagli Stati Uniti). Il problema è che i porti europei non sono attrezzati per sostenere un flusso così importante e se le condizioni climatiche dovessero peggiorare, nemmeno i cargo basterebbero per fare fronte a un blocco completo da parte della Russia.