Eventi Fano 2020, il clou ad agosto e settembre

Ecco i primi programmi per il calendario: posticipati il Festival del brodetto, Passaggi e Fano Jazz

L’assessore al turismo e alle attività economiche, Etienn Lucarelli

L’assessore al turismo e alle attività economiche, Etienn Lucarelli

Fano (Pesaro e Urbino), 25 aprile 2020 - Posticipati ad agosto e settembre il Festival del Brodetto, Passaggi Festival e Fano Jazz. Unica eccezione la Fano dei Cesari che, come anticipato dal sindaco Massimo Seri, sarà cancellata. "Dimentichiamoci – chiarisce l’assessore al Turismo e alle Attività economiche Etienn Lucarelli – le manifestazioni come le abbiamo conosciute fino allo scorso anno. In particolare non potranno essere riproposte la Fano dei Cesari e i piccoli eventi (sagre e feste di quartiere) che attirano tanto pubblico perché sarebbe impossibile garantire il distanziamento sociale. Per quanto riguarda, invece, il Festival del Brodetto, Passaggi Festival e Fano Jazz gli organizzatori stanno lavorando a soluzioni alternative, interessanti e sicure". E ancora Lucarelli: "La nostra priorità è aiutare le persone e le imprese che soffrono. Tra queste ci sono anche le imprese culturali, soprattutto quelle che attirano fondi statali e regionali visto che sia il ministro Franceschini sia la Regione hanno confermato il mantenimento dei fondi e il loro sostegno".

A Nicolelli del Pd e a Borioni di Oasi Confartigianato che suggeriscono di dirottare le risorse destinate agli eventi sul sociale o sulle imprese del turismo, della ristorazione e del commercio, replica Lucarelli: "L’obiettivo è mantenere e sostenere gli eventi che possono essere di supporto agli altri comparti economici della città. Parliamo di imprese come tutte le altre, che creano lavoro e che in questi anni sono state un valore per Fano. Tutto quello che porteremo avanti non sarà in funzione dell’accoglienza turistica, ma della ripresa economica".

In linea con la giunta il segretario de Pd, Alberto Bacchiocchi: "Crediamo che le attività culturali e turistiche, a partire da quelle estive, debbano essere confermate, anche se riviste e riprogettate: confidiamo nel ruolo di alto valore che ha il mondo della cultura della nostra città. Dopo l’isolamento, dove l’arte, la cultura e la bellezza ci hanno aiutato a sentirci meno soli, si aprirà una nuova fase in cui sarà indispensabile il ruolo della cultura come collante sociale. Il Pd crede nella cultura, nel suo valore sociale e nella sua vitale funzione economica visto che rappresenta il 15% del Pil del nostro paese ed ha 1 milione e mezzo di posti di lavoro".