Fano Jazz By The Sea 2019, un festival sempre più internazionale. Il programma

Da tutto il mondo i 173 musicisti, ma anche il pubblico. Ecco il cartellone

Il pianista Omar Sosa, la violinista Ylian Canizares e il percussionista Gustavo Ovalles

Il pianista Omar Sosa, la violinista Ylian Canizares e il percussionista Gustavo Ovalles

Fano, 5 luglio 2019 - Sempre più ‘green’, internazionale e pensato per far innamorare della sua musica tutte le fasce d’età. Si scaldano i motori dell’edizione XXVII del Festival Fano Jazz By The Sea che sempre più si propone come veicolo per far conoscere la città della Fortuna, nel mondo. «L’89% delle persone che hanno acquistato i biglietti al momento – ha annunciato nella conferenza stampa di presentazione del programma definitivo, il patron della kermesse Adriano Pedini – risiedono fuori regione. Molti vengono addirittura dall’estero, da tutta Europa. L’ultima prenotazione è di stamattina, giunge da un paese della Russia impronunciabile… che non conoscevo e ho scoperto essere vicino alla Siberia».

Che il Fano Jazz sia un Festival che sempre più esplicita la propria vocazione internazionale, lo hanno sottolineato anche l’assessore alla Cultura di Fano Caterina Del Bianco e il vicepresidente del consiglio regionale Renato Minardi giustificando così l’impennata di finanziamenti pubblici che la manifestazione di Pedini ha avuto nell’ultimo quinquennio (da 10 a 61mila euro del Comune e da 21 a 39mila dalla Regione): «Il nostro lavoro per reperire fondi pubblici da destinare alle manifestazioni, viene agevolato quando il progetto è di qualità come questo». «Ora siamo uno dei cinque più famosi festival italiani – ha concluso Pedini – e puntiamo a rientrare tra i primi tre principali appuntamenti estivi nazionali».

Il ricco cartellone di appuntamenti del Fano Jazz si snoderà quest’anno lungo 13 giorni, 11 consecutivi (da sabato 18 a domenica 28 luglio) con finale alla Golena del Furlo e una significativa appendice il 24 agosto nel Castello di Gradara. Sono 38 i concerti in programma, 27 gratuiti, in 11 location che verranno affollate da 173 musicisti e 50 volontari a servizio del Festival. «MainStage – ricorda Pedini –, World Stage, Special Event, Exodus Stage, Young Stage, Jazz Village, Fuori Village: Fano Jazz By The Sea 2019 è articolato in varie sezioni, idealmente e non solo comunicanti fra loro, che nell’insieme offriranno un ampio ventaglio di proposte, grazie al coinvolgimento di numerose realtà culturali e associative del territorio».

E così sul palco centrale (Main Stage e World Stage) saranno tanti gli artisti internazionali che dal 20 al 27 luglio, dopo i due special event realizzati in collaborazione con Umanesimo Artificiale (giovedì 18 a San Francesco ‘Aspect Ratio Caterina Barbieri Live’ e venerdì 19 Robert Henke al Teatro della Fortuna), si avvicenderanno alla Rocca Malatestiana. Ad aprire la serie di esibizioni Terence Blanchard; la sera dopo i riflettori saranno puntati su un autentico supergruppo capitanato dal sassofonista Joshua Redman e comprendente Ron Miles alla cornetta, Scott Colley al contrabbasso e Dave King (uno dei Bad Plus) alla batteria; lunedì 22 sarà la volta del talentuoso polistrumentista e cantante inglese Jacob Collier, il cui concerto di due anni fa venne interrotto da una improvvisa tempesta di acqua e vento; il giorno dopo calcherà il palco il sassofonista Donny McCaslin, uno dei jazzisti che contribuì alla riuscita dell’ultimo capolavoro di David Bowie Blackstar; immancabile Paolo Fresu, beniamino del pubblico del Festival, quest’anno assieme al violoncellista siciliano Giovanni Sollima e all’Orchestra da Camera di Perugia; giovedì 25 e sabato 27 si darà poi voce a due esponenti di punta della new wave del British Jazz: il Portico Quartet e i GoGo Penguin, che potranno così recuperare il concerto previsto lo scorso anno e annullato forzatamente all’ultimo minuto per uno sciopero aereo che li bloccò in Germania. Nel mezzo, venerdì 26, sono invece attesissimi il pianista cubano Omar Sosa, la violinista e cantante connazionale Ylian Canizares e il percussionista venezuelano Gustavo Ovalles. Infine ancora musica dal mondo per il tradizionale finale sui prati della Golena del Furlo di Acqualagna, in programma la sera di domenica 28 luglio: una vera e propria festa musicale animata dalla spettacolare vocalist e danzatrice ivoriana Dobet Gnahoré, altra pietra miliare del Festival.