Fano Jazz By The Sea 2019, Redman e la potenza del sax

Grande esibizione questa sera alla Rocca Malatestiana

Joshua Redman con il suo straordinario sax

Joshua Redman con il suo straordinario sax

Fano, 21 luglio 2019 - Dopo l’apertura con il trombettista Terence Blanchard, Fano Jazz by the Sea prosegue oggi con un’altra giornata con diverse occasioni per ascoltare il meglio della musica afroamericana. Si comincia presto, anzi prestissimo: all’alba con un appuntamento sempre suggestivo con la performance “piano solo” di Mirko Signorile in riva all’Adriatico. Mentre stasera la scena sarà tutta per uno dei più grandi protagonisti della scena jazz; il sassofonista statunitense Joshua Redman, che si esibirà alla Rocca Malatestiana (ore 21.15; biglietti da 20 a 25 euro, ridotti da 18 a 23 euro) alla guida di un autentico supergruppo denominato Still Dreaming, dal titolo del suo ultimo album, e comprendente altri solisti di fama quali Ron Miles alla cornetta, Scott Colley al contrabbasso e Dave King alla batteria. Ma non è finita qui. La giornata prevede anche l’esibizione al Jazz Village di The ZE Experience (Young Stage, 19.30) e di Daykoda (ore 23 per la sezione Cosmic Journey). Veniamo a Joshua Redman che torna dopo diversi anni a Fano. Classe 1969, figlio d’arte, Joshua Redman ha esordito nei primissimi anni Novanta ed oggi è uno dei nomi di maggior spicco del panorama sassofonistico mondiale.

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A Fano Jazz By The Sea si è fatto ascoltare anni fa in qualità di ospite dei Bad Plus e ora torna sulla scia del recente Still Dreaming, album in cui il sassofonista californiano rende un doveroso e sentito omaggio al padre, quel Dewey Redman che in carriera è stato al fianco di Ornette Coleman, Keith Jarrett e Pat Metheny, mettendosi ovunque in luce con la propria originale voce sassofonistica. Nel prenderne l’eredità, Joshua si è rifatto in modo esplicito al quartetto Old & New Dreams, splendida formazione sorta alla fine degli anni Settanta allineando, oltre al sax tenore di Redman padre, la pocket trumpet di Don Cherry, il contrabbasso di Charlie Haden e la batteria di Ed Blackwell. Il modello di Old & New Dreams, che comprendeva tutti ex collaboratori di Ornette Coleman, non è però visto da Joshua Redman e compagni in chiave filologica, ma assunto come punto di partenza per far sgorgare dagli strumenti del quartetto nuove idee.

Non a caso tutti i brani di Still Dreaming sono originali, con le uniche eccezioni di Comme Il Faut di Coleman e di Playing di Charlie Haden: una conferma di come molto del jazz odierno trovi convincente espressione nella rivisitazione e rivitalizzazione del passato. The ZE Experience è un progetto di contaminazione tra il jazz e tutti quei linguaggi musicali – Hip Hop, R&B e Rap – che partendo da una comune radice afro-americana, e dopo un viaggio parallelo durato mezzo secolo, si ritrovano nel 2019 per proiettarsi nel futuro. L’idea è del giovane pianista Giuseppe Vitale che, oltre all’apporto del bassista Stefano Zambon e del batterista Alfonso Donadio, si avvale di volta in volta della collaborazione di ospiti speciali che rappresentano i linguaggi «altri». Nell’occasione, il rapper di origine etiope Avex. Andrea Gamba alias Daykoda produce electronic-chill-beats music muovendosi tra slow-mo beats sperimentali, field recordings, chill sounds e sentori di downtempo. Direttamente ispirato da Bonobo, Shigeto, Shlohmo e Teebs. Per consultare il programma www.fanojazznetwork.it