Fano Jazz By The Sea scalda i motori con il concerto anteprima a Gradara

Fabrizio Bosso al teatro dell'Aria anticipa il festival, in programma dal 22 luglio

Fabrizio Bosso Quartet

Fabrizio Bosso Quartet

Gradara (Pesaro e Urbino) 13 luglio 2017 - Mentre cresce l’attesa per il concerto di Michael Nyman del 22 luglio alla Rocca Malatestiana di Fano, che per la speciale occasione riaprirà i battenti alla grande musica dopo oltre vent’anni, Fano Jazz By The Sea 2017 scalda i motori: sabato 14 luglio (ore 21,15) è infatti in programma al Teatro dell’Aria di Gradara uno special event di cui sarà protagonista il quartetto del trombettista Fabrizio Bosso. Il musicista torinese, ben noto al pubblico marchigiano, sarà coadiuvato dal pianista Julian Oliver Mazzariello, dal contrabbassista Jacopo Ferrazza e da Nicola Angelucci alla batteria. Ingresso posto unico 15 euro, ridotto 10 euro. Di Fabrizio Bosso è stato da poco dato alle stampe l’album 'State of The Art', registrato dal vivo a Roma, a Verona e al Blue Note di Tokyo con gli stessi partner con i quali il trombettista si esibirà e Gradara e condivide da tempo un’esperienza musicale che ha le radici ben salde nella moderna tradizione del jazz, ovviamente rivisitata con la sensibilità e il gusto di quattro musicisti che vivono intensamente il proprio presente. State of The Art rappresenta per Fabrizio Bosso la fotografia fedele del suo modo di intendere il jazz, una musica capace tuttora di offrire spunti per esprimersi in modo creativo, soprattutto al contatto con il pubblico. Non a caso il doppio CD è stato volutamente inciso live: proprio sul palcoscenico Bosso e i suoi partner danno il meglio di sé, interagendo sullo sfondo di brani originali e di celebri standard come “The Nearness of You”, “There Is No Greater Love” o “Misty” di Erroll Garner. «Quando ho deciso di mettere in piedi questo quartetto, non l’ho fatto pensando a un disco», afferma Fabrizio Bosso, «Avevo piuttosto voglia di ascoltare la mia musica suonata da altri musicisti, con un’energia e un “colore” che fossero diversi, freschi. Questo è il suono del mio presente e loro sono, oltre che degli amici, anche i musicisti che mi appagano di più sul palco perché capaci di tirare fuori il suono che ho in testa. Con loro, il mio grande lusso è che potrei permettermi di non suonare e la musica funzionerebbe ugualmente».