Fano, 17 gennaio 2012 - E’ positivo il bilancio del primo sabato con la vigilanza nei locali del centro. Grazie anche alla presenza dei vigilantes a fianco delle forze dell’ordine, non si sono verificati episodi degni di cronaca, ma resta da risolvere il problema degli schiamazzi che hanno infastidito qualche residente.

«La cosa importante è che il Comune abbia preso coscienza del problema — dice Claudio Pacifici, il primo ad uscire allo scoperto per denunciare gli “sballi” del sabato sera — e che abbia messo in campo una iniziativa concreta per cercare di risolverlo. Lo scorso fine settimana ero fuori per lavoro ma mia moglie mi ha riferito che le cose sono andate meglio. L’unico aspetto negativo è che c’è ancora chi urla anche a notte fonda creando un certo fastidio a chi sta risposando. Mi auguro che si trovi una soluzione anche a questo». Alessandro Giuliani della Vigilar ritiene che l’iniziativa messa in campo da Comune e locali pubblici abbia già prodotto risultati importanti.

«Nelle zone che erano sottoposte al nostro controllo — spiega Giuliani — è andato tutto bene e non si è verificato nulla di particolare. I giovani, comunque, sapevano che da sabato scattava questa vigilanza e sono stati forse un po’ condizionati nei comportamenti. Comunque, aumentare il livello di prevenzione non può che essere utile per impedire che si verifichino episodi spiacevoli».

Cristian Buzzelli del Dama Nera ritiene però che la cura sia stata esagerata rispetto al male. «Ci siamo sentiti un po’ sotto assedio con tutti questi vigilantes — dice Buzzelli — e a mio avviso il tutto è stato un po’ esagerato. Nel mio locale non ci sono stati problemi prima e tantomeno sabato. Questo anche perché ho sempre cercato il dialogo con i residenti e quando mi hanno avanzato un problema ho sempre cercato di risolverlo. Il fatto è che è impossibile stabilire se i ragazzi che disturbano la quiete pubblica o che fanno pipì sui muri hanno trascorso una serata in un determinato locale piuttosto che in un altro. Credo che la cosa più importante sia la presa di coscienza generale perché se ognuno fa la sua parte la vigilanza non è necessaria».

Christian Marinelli, che oltre ad essere un consigliere comunale, lavora per il Vanilla, ritiene invece necessaria l’iniziativa. «Premesso che per i locali avere la vigilanza significa sobbarcarsi un costo che influisce dal punto di vista economico, trovo che sia stato giusto attrezzare i locali con la vigilanza perché bisogna tutelare anche i residenti. Questa iniziativa è utile dal punto di vista della prevenzione e può aiutare a fare in modo che ci si abitui ad avere comportamenti corretti sempre».

L’assessore alle Attività Economiche Alberto Santorelli commenta: «Penso che come primo sabato non possiamo che essere soddisfatti di come sono andate le cose. Sabato in centro c’erano tante persone e se alla fine non è successo nulla di particolare significa che abbiamo imboccato la strada giusta. Certo, l’iniziativa è appena partita è c’è qualcosa che deve essere rivisto, ma sono fiducioso per il futuro perché l’aspetto fondamentale è che pubblico e privato abbiano deciso insieme di intervenire. Se poi a conti fatti questa iniziativa avrà funzionato sotto ogni punto di vista, valuteremo di riproporla anche in altre zone della città». Curiosità: tra gli addetti alla vigilanza anche pesaresi che sono rimasti colpiti e impressionati dalla gente presente in centro