Fano (Pesaro-Urbino), 28 agosto 2012 – DON GIACOMO Ruggeri è uscito dal carcere. Ma non è libero. Da ieri, si trova rinchiuso agli arresti domiciliari in un convento francescano di Fabriano, dunque lontano dalla sua parrocchia e dai luoghi che frequentava a Fano. Il Tribunale del Riesame di Ancona ha accolto l’appello del suo legale, avvocato Gianluca Sposito, concedendo al sacerdote i domiciliari perché ha ammesso tutto quanto gli è stato contestato. Era stato arrestato il 13 luglio scorso per violenza sessuale su una minore di 14 anni e per atti osceni in luogo pubblico. Per tutto il periodo di permanenza nel convento, don Ruggeri, sospeso dal vescovo dal momento dell’arresto, potrà ricevere visite e telefonate soltanto dal fratello, dalla sorella e dal suo difensore, in attesa che la fase delle indagini preliminari si chiuda per andare al processo. Ma un fatto è certo: don Giacomo ha ribadito anche al gip che intende tornare a guidare una parrocchia e a restare sacerdote: «La mia vocazione non si è mai incrinata».

DICE intanto l’avvocato Sposito: «Siamo estremamente soddisfatti che il tribunale del Riesame abbia accolto il nostro ricorso contro il rigetto del Gip di Pesaro dell’istanza di scarcerazione — evidenzia il suo legale — Ed è importante sottolineare il tenore delle motivazioni contenute nell’ordinanza, le quali fanno riferimento alla completezza del quadro probatorio, ormai stabilizzato anche a seguito dell’audizione della tredicenne, e alla mancanza di altri fatti analoghi a danno di ulteriori minorenni. Un passo, quest’ultimo, decisivo e di enorme rilievo, per l’intero esito della vicenda. Dal provvedimento del Tribunale del Riesame emerge infatti che non ci sono elementi che possono far pensare al coinvolgimento in passato di altre minori e che non sussistono rischi di reiterazione del reato. Insomma — conclude l’avvocato — siamo di fronte ad un episodio isolato ed è doveroso rilevare che nella decisione del Tribunale dorico si fa esclusivamente riferimento all’articolo relativo agli atti sessuali con minorenni e non quello concernente invece la violenza sessuale, che dunque è esclusa».

Sulla vicenda di don Giacomo, intanto, è uscito un ampio servizio di due pagine sull’ultimo numero del settimanale «Oggi», a firma di Pierangelo Sapegno, dal titolo «E’ in carcere per pedofilia ma il prete diventa una star». Questo perché continua a ricevere lettere di amici, ma soprattutto di amiche e sostenitrici.
 

Sandro Franceschetti