Fano, 11 maggio 2013 - E DOPO la Bandiera Blu... a Fano arriva anche il divieto di balneazione. Da ieri, infatti, una ordinanza del sindaco Aguzzi impone «il divieto temporaneo di balneazione, fino a nuova comunicazione, nel tratto di mare antistante la costa, 30 metri Nord Torrente Arzilla» e dispone «la delimitazione temporanea e urgente delle zona, con l’apposizione da parte dell’ufficio segnaletica di appositi cartelli riportanti la scritta divieto temporaneo di balneazione» con relativo obbligo di vigilanza da parte di vigili urbani, Capitaneria di porto e Servizio Igiene Asur. Furiosi i bagnini e gli operatori al di là del ponte dell’Arzilla, che sottolineano non solo l’inutilità del provvedimento, ma anche il danno e la beffa che da questo scaturiscono.
«E’ quasi una prassi. Ciò che fa impressione — dice Enrico Cinotti — è il divieto di balneazione, che poi siano 30 o 200 metri poco importa. Per fortuna capita in un periodo in cui il cliente viene e prende un po’ di sole, non sono tanti quelli che azzardano un bagno».
MENO diplomatico Marco Tanfani: «Le condizioni del torrente le conosciamo da anni. E quindi se si vanno a fare delle analisi nel momento in cui ci sono le piogge che ricadono sui campi con i diserbanti e poi le acque piovane si riversano nel torrente Arzilla e nel mare...Se vanno a fare i prelievi in quei giorni lì è chiaro che abbiamo un’acqua non ottima: è sempre successo e sempre succederà. Emanare un’ordinanza per 30 metri significa lanciare degli allarmismi per la stagione estiva di cui francamente si poteva fare benissimo a meno. Dato che ora nessuno fa il bagno, bastava rifare le analisi fra 10 giorni... quando risulterà tutto ottimo come gli altri anni. Hanno gestito male. L’ordinanza è pure ridicola perché io ho 120 metri fronte mare, il divieto è per i primi 30 metri, i primi 20 sono spiaggia libera. Quindi nei miei primi 10 metri il bambino non può fare il bagno e all’11° sì. Sono cose ridicole. Tanto più che se noi vediamo la corrente di questa mattina le acque vanno verso Sud: quindi il Lido, dove non c’è il divieto di balneazione, sta ricevendo tutta l’acqua del torrente Arzilla. E se la corrente fosse stata verso Nord tutte le acque fino alla Spiaggia dei Fiori ricevevano dall’Arzilla».

Tiziana Petrelli